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Si... per me non c'è problema. Contattami pure, Sharon.

Il saxenda da' nausea, brividi simil freddo e mal di testa... ma fame direi proprio di no. Se hai fame, bevi tanto: spesso confondiamo fame e sete; in ogni caso una bevanda calda aiuta. L'unica persona che puoi (e non devi!) deludere, devi essere tu stessa. Devi sconfiggere l'idea che il figo possa consolarti: ci sono un sacco di piccole cose che puoi fare per te stessa, senza entrare nella sfera alimentare, in grado di darti gratificazione.

Propoli, miele, echinacea, sufumigi con acqua di tabiano e mucosolvan. Non prendo praticamente mai anti dolorifici. Se proprio devo, il primo step è artiglio del diavolo in capsule, anche due all'ora. Tachipirina 500 x 2 con gastroprotettore forse una volta l'anno.

Lui, a dir il vero, ha espressamente citato Scudo84... non te!

A dir il vero non è che diventa più naturale: hai un periodo post-operatorio che ti costringe a farlo. Per qualche tempo non puoi che bere solamente; poi inizi ad assumere alimenti triturati e pian piano aumenti la consistenza. Di certo fa impressione il fatto che per i primi mesi mangi pochissimo e non te ne rendi conto. All'inizio fa quasi strano dover mangiare: spesso si tenderebbe a saltare l'incombenza. Nel proseguo, come dice Andrea hai a che fare con una limitata capienza. I rischi quindi non sono quelli di mangiare troppo, ma di mangiare alimenti iper-calorici che non impattano sulla quantità nello stomaco.


Col bypass funziona eguale, anche se forse puoi permetterti un'alimentazione un minimo meno controllata: o almeno questa è l'impressione che ho avuto io leggendo il diario di Andrea...



È una questione di "carota e bastone": se mangi velocemente e a grossi bocconi, stai male! Ti vengono i sudori freddi, i brividi, i crampi, la nausea; alcuni rimettono. Perché non dovresti abituarti in fretta, per evitare quel calvario? All'inizio mangerai come un uccellino; dopo un anno, mangerai più rapidamente; sempre però con moderazione... Sarà importantissimo che tu ti alleni a masticare tutto almeno 50 volte e a ingerire piccoli sorsi di liquidi intervallati tra loro da 4/5 sec. Io sul bere ho iniziato ad allenarmi un mese prima dell'operazione e mi è servito davvero tanto.


Le complicanze post-operatorie sono molto azzerate col bypass e ancora più col mini-bypass. Comunque il terrore ci sta: direi che è normale.


"Indicato"... se hai un problema serio, non hai tempo per le indicazioni.
Fidati: dopo un mese e mezzo ho avuto una peritonite acuta. Sono entrato in ospedale con un'aspettativa di vita di cinque ore. Era un ospedale "normale". Mi hanno salvato la vita: punto.


Col bypass puoi mangiare poco, ma devi farlo frequentemente. Sta a te evitare di mangiare ogni ora... Una volta che hai assunto un certo equilibrio, ti peserà poco rispetot a prima.
Io poso dirti che la fame del bypass non coincide con quella precedente: prima mi venivano i crampi e impazzivo; dopo è sensazione di vuoto e basta... a volte bevendo finisce subito.

Per quanto riguarda l'acqua, può capitare; soprattutto i primi mesi si sentono gusti strani, quasi metallici. Qualcuno dice che sia a causa del fatto che il corpo espelle lentamente le sostanze accumulate durante l'intervento chirurgico. Sta di fatto che ci sono soluzioni: puoi provare con waterdrop e compagnia danzante (trovi un 3d nella sezione alimentazione: sono diversi sistemi per dare un sapore diverso all'acqua), ma negli ultimi tempi mi trovo bene anche preparando tisane fredde. Metto in un litro d'acqua fredda due bustine di infuso (c'è molta varietà di sapori) e ce le lascio tutta la notte, così ho la dose minima per il giorno dopo.


Occhio che non diventi un inutile alibi: pure io ho una differenza di quasi un cm. Vai in qualsiasi negozio di ortopedia e ti fai fare un plantare con lo spessore giusto da riequilibrare. Io ne ho fatti fare 4 e li giostro nelle varie calzature, compresi gli scarponi da sci. La spesa è irrisoria e il beneficio massimo: poi vedi che non avrai più dolori per quel motivo.

81 kg

Grazie della spiegazione! Non si smette mai d'imparare...

Non ho pelle in eccesso.
Non nell'interno coscia, non nelle braccia... da nessuna parte.
Ho ereditato da mia madre una pelle molto tonica.
Ho ancora un po' di pancetta e la cicatrice della peritonite è infossata: non cambierà, a meno che non me la faccia sistemare. E' l'unico neo che mi disturba.
Faccio un po' di dorsali e pettorali con fascia elastica ogni mattina e sera. Due serie da due, giusto per dare un minimo di tonicità; 7.000 passi/giorno almeno 5 giorni a settimana (erano 10.000, ma ho dovuto ridurre dopo aver scoperto l'insorgenza di una forma di artrosi all'alluce). Ogni tanto, pure mezz'ora di yoga al giorno. Tra un po' riprendo con la bici e il tennis.

Ieri sono stato al Gavezzeni per il controllo bariatrico.
Mi hanno fatto i complimenti.
Dicono che di norma col mini bypass si arriva a perdere il 90% dell'eccesso ponderale e che è raro arrivare al 94% come me.
La dottoressa che m'ha visitato mi ha detto che 82 kg, con oscillazioni di circa mezzo kg, per loro va bene; che devo considerarmi "arrivato"; che per la mia costituzione, sono già normopeso.
Se proprio voglio perdere ancora qualcosa per sentirmi più tranquillo, mi ha raccomandato di non scendere sotto gli 80 kg perché dice che se no potrei risentirne a livello di gestione energetica.
Devo comunque attendermi ancora cambiamenti... Se a livello di peso le oscillazioni dovrebbero essere minime, nei prossimi 6/7 mesi il giro vita dovrebbe continuare a ridursi. Per cui il punto della situazione lo si farà a circa due anni dall'intervento.

Esatto! Buona intuizione...
Visto che il 100% dell'eccesso ponderale è molto raro che si perda, una previsione sensata sta nel situarsi appunto alla fine della scala del normopeso.
Il mio chirurgo ad esempio mi ha indicato i 79 kg che, secondo le tabelle generiche del BMI, equivalgono appunto a quel valore. In realtà quando ero sceso a 82,2 (ora son risalito di 4 etti!) l'impedenziometria mi dava già nel limite superiore del normopeso, per via del rapporto massa grassa-massa magra; ma, visto che dovrei comunque aumentare la massa magra, il mio normopeso potrebbe anche essere più alto presumo.
Quindi fai bene a prendere come parametro il valore medio del BMI, ma poi sarà necessario calibrarlo a te.

Si, è forse l'unico intervento reversibile con una revisione chirurgica. La cosa mi aveva colpito soprattutto perché avevo letto che, in caso di formazioni maligne nello stomaco, i bypass potevano ostacolare alcune tecniche di indagine (endoscopiche).
Poi ne parlai col dott. Marzano, che mi ha operato, in sede di prima visita. Lui, che fa mini bypass dl 2002 (considera che l'intervento è stato codificato nel 1997), mi ha detto che in vent'anni non gli è mai capitato di avere una richiesta di tornare allo stato precedente: sia perché tramite il mini bypass la salute migliora molto e il rischio di neoplasie diminuisce, sia perché i benefici dell'operazione sono talmente evidenti che nessuno sano di mente arriverebbe a privarsene.
La reversibilità quindi fu anche un mio criterio ma, col senno di poi, è effettivamente un falso problema.
Invece trovo più importante la componente malassorbitiva di questo intervento, soprattutto se l'origine dell'obesità sia per causa metabolica piuttosto che strettamente psicologica.


No, Ciro. Circa questo, non sono affatto d'accordo.
Tu parli per te; io parlo per me.
Io non ho mai avuto "quel rapporto lì col cibo"; non è mai stato il mio "rifugio sicuro".
Io avevo problemi metabolici, problemi con i meccanismi insulinici e ingrassavo anche mangiando insalata.

Stiamo bene attenti a non considerarci tutti eguali: i risultati sono gli stessi (obesità), ma le strade che ci portano ad essi sono differenti!
Non conosco le problematiche di Mara, ma di certo quando sopraggiungono problemi fisici che ti immobilizzano non si può derubricarli solo come alibi: le contingenze non sono alibi e gli obesi non sono tutti "mangiatori compulsivi per senso di inadeguatezza".
Questo vorrei che fosse chiaro, perché se no si finisce fuori dall'obiettività e si procede nel solco delle crociate.

Nei mesi che precedettero la mia operazione, parlai con un conoscente che 6 mesi prima aveva fatto un bypass e che ne era entusiasta.
Gli dissi che avevo dei dubbi derivanti dalla gestione del post intervento, poiché vivevo da solo, senza parenti nelle vicinanze e avevo delle incombenze fisse che necessitavano che io sollevassi almeno ogni 3 giorni dei pesi nell'ordine dei 10 kg (cosa impossibile, come sai, nei due mesi post operazione).
La risposta di questo tizio qui fu: "Tu ragioni da obeso, per alibi".
Fu molto deludente. Fu una violenza, anche perché in questa sentenza non era ricompreso nessun suggerimento, nessun consiglio pratico per cercare di affrontare i problemi che avevo evidenziato.
Ecco... Non permettiamoci di fare lo stesso noi con Mara (o con chiunque altro).

AH, che figata!
Nella settimana di Carnevale, complice la visita protratta di un parente, mi ero rimpinzato di frittelle, pigliando un chiletto. Forse un po' meno, visto che sto mettendo su muscolo. Infatti, per quanto TickerFactory mi desse ancora sovrappeso con 82 kg, alla prova dell'impedenziometria ero arrivato al normopeso.
Comunque quello sbalzo di circa un kg mi aveva messo in apprensione; perché in precedenza si sapeva sempre quando si prendeva peso e non si sapeva mai quando si sarebbe perso.
Invece mi sono rimesso in regime alimentare normale (che comporta sempre qualche minimo sgarro) e nel giro di un'altra settimana ho perso il 70% di quanto avevo pigliato.
Chi non è stato obeso per motivi metabolici non può capire la gioia di sapere che finalmente si diventa rispondenti alla propria condotta, sia in bene che in male!
È veramente una gran cosa...

Ornella, posso assicurarti che le proteine Fit for Me neutre hanno poco sapore. Se diluite nel latte, non si sente quasi nulla; di sicuro non quel gusto dociastro/falso che finora ho trovato nelle altre.

Personalmente, essendomi in parte occupato della problematica in oggetto, concordo con il dott. Marinari: il disturbo di personalità bipolare, se stabilizzato, consente una vita normale con assunzione di responsabilità sul lungo termine.