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| CITAZIONE (Stellagiulia @ 14/1/2019, 18:24) Ho letto le vostre riflessioni, tutte interessanti, tutte legittime, ma quando mi sono trovata con la pelle penzoloni sulla pancia, un seno ad orecchie di foche e e cosce( non ne parliamo) non ho avuto esitazioni ad avvicinarmi alla chirurgia ricostruttiva. Ho scritto ricostruttiva non estetica. Questo perché non è mai un nostro capriccio o una nostra forza di carattere scegliere se ricorrervi o meno: se la pelle e la funzionalità di molti arti è compromessa dopo un dimagrimento importante si è quasi "costretti" a sottoporsi a questi interventi. Prendiamo il mio caso: ho 53 anni, ho perso quasi 70 chili. Una pancia bruttissima, deforme e cadente a mo' di grembiule sotto al quale maleodore e piaghette terribili. Un seno cosi cadente che d'estate ero costretta a mettervi dei panni in lino per separarlo dalla parete addominale su quale si appoggiava appiattito, senza contare che lo dovevo raggomitolare dentro reggiseni contenitivi con coppe rigide, con il risultato di avere sempre le mammelle completamente bagnate dal sudore in estate. Una sensazione di grande sofferenza. Ecco, di fronte a queste disfunzioni, mi è venuto naturale rivolgermi al chirurgo ricostruttivo. Rispondo sulla sensibilita' e allattamento post mastopessi. Si, ho avuto subito sensibilità ai capezzoli( anzi piu' di prima) ed e possibile allattare, addirittura anche mettendo le protesi. Sò come ci si sente con quelle robe maleodoranti nelle pieghe, io non sono ancora operata, ma avendo tanta ciccia (e essendo anche dimagrita da sola di 46kg), le ho anche io, è davvero un'inferno, ci sono dentro ogni 1 per 2 (appena finito sotto la pancia e ora cel'ho sotto seno sx), fa siero, puzza e fa un male tremendo, ogni volta via di lavaggi con sapone di mais, poi un bel impacco di crema Canesten o Flixoderm o un'altra che ora non ricordo e poi appunto un pezzo di panno di Lino. Spero che questo inferno sparisca in fretta
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