Ciao a tutti, visto che ormai come presentazione stavo uscendo un po' off-topic, ho deciso di aprire una nuova discussione ma lascio qua sotto il link per chi fosse interessato a un po' di background:
https://obesitdintorni.forumcommunity.net/?t=60139994Dopo che Sabina e Filippo mi hanno mooooolto gentilmente
fornito i recapiti, mi sono messa in contatto con lo studio di Bologna del Prof. Salerno e ho preso appuntamento per la prima visita per fine Agosto. La segretaria al telefono è stata molto gentile, mi ha chiesto un po' di dati per verificare che non fossi troppo "magra" per poter valutare un intervento (ossia mi ha chiesto età, altezza e peso sicuramente per calcolarsi al volo il BMI) e mi ha detto la prima data disponibile, dietro mia richiesta mi ha anche informata (ve lo racconto nel caso ci fosse qualcuno interessato e stesse valutando anche questo aspetto) del costo della visita che è di 130€. Sinceramente l'ho trovata anche una tariffa onesta per un medico di eccellenza che fa parte dell'equipe della Humanitas, nelle mie ricerche ho trovato anche chi chiedeva 200-250€, per cui ho confermato senza dubbi.
Beh ora inizia l'attesa della visita, nel frattempo da quando ho scritto l'ultima volta mi sono documentata ulteriormente e ho anche preso la decisione di andare in parallelo dalla psicologa.
Questo perchè se sono arrivata a prendere tanti kg e gli esami recenti non riveleranno anomalie fisiologiche, c'è sicuramente un aspetto emozionale che carico (erroneamente) sul cibo, e che voglio risolvere perchè se arrivo addirittura a pensare di intervenire sul mio corpo è perchè voglio che questa volta il rimedio sia definitivo, e non l'ennesimo giro di giostra.
Però nelle informazioni che ho preso ho letto un dato che mi ha incuriosito (passatemi il termine) e fatto riflettere, ossia che ci sono determinate patologie psicologiche che costituiscono impedimento assoluto all'intervento per tutela dello stesso paziente, in quanto alcuni studi hanno evidenziato che nei 3 anni successivi all'intervento c'è un rischio addirittura del 50% maggiore della media di tentare il suicidio in chi ha situazioni pregresse!
C'è anche da dire che secondo questi studi stessi, ammettono di non essere ancora riusciti a evidenziare le correlazioni precise per cui lo studio potrebbe essere almeno parzialmente confutato in futuro. Per chi fosse interessato, sono partita dalle linee guida SICOB 2016 e poi ho approfondito la bibliografia.
Quello su cui queste letture mi hanno fatto riflettere è che anche se vogliamo cambiare il nostro corpo in meglio e alcuni arrivano a un punto tale per cui o fanno l'intervento o muoiono comunque per qualche patologia correlata all'obesità, il corpo sta cambiando moltissimo a tutti gli effetti e non riconoscendosi più dopo aver fatto cadere la copertina di Linus del peso in eccesso, potrebbe in effetti scatenarsi una crisi psicologica bella forte. Da qui la mia scelta di affiancare delle sedute psicologiche per assicurarmi di star bene anche dentro.
Però faccio anche un'altra valutazione, e forse qui può rispondermi solo chi ha maggiore esperienza e/o è già passato per tutto l'iter.
Se arriviamo a essere obesi è perché casi di patologie ormonali/metaboliche esclusi, in qualche modo ci sfoghiamo sul cibo e abbiamo bisogno di recuperare un equilibrio. Se siamo arrivati a questo punto, c'è una ragione, sennò non saremmo qui. Per cui mi chiedo, quali condizioni sono veramente un impedimento all'intervento? Non pretenderanno che ci rapportiamo al cibo in maniera del tutto normale se il nostro problema è già prova di uno squilibrio ma vogliamo porci rimedio? C'è qualcuno a cui è stato rifiutato l'intervento per motivi psicologici?
Un altro mio cruccio rimane sempre quello della paura di essere scartata perchè ho un BMI superiore a 35 ma inferiore a 40 e non ho patologie super gravi anche se i disagi dell'obesità iniziano a farsi sentire attraverso apnee notturne, mal di schiena e dolori vari oltre a una predisposizione familiare per altri problemi