Obesità & Dintorni Forum

Il mio percorso inizia

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view post Posted on 26/7/2017, 19:53     +1   -1

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Ciao a tutti, visto che ormai come presentazione stavo uscendo un po' off-topic, ho deciso di aprire una nuova discussione ma lascio qua sotto il link per chi fosse interessato a un po' di background:
https://obesitdintorni.forumcommunity.net/?t=60139994

Dopo che Sabina e Filippo mi hanno mooooolto gentilmente :stretta: fornito i recapiti, mi sono messa in contatto con lo studio di Bologna del Prof. Salerno e ho preso appuntamento per la prima visita per fine Agosto. La segretaria al telefono è stata molto gentile, mi ha chiesto un po' di dati per verificare che non fossi troppo "magra" per poter valutare un intervento (ossia mi ha chiesto età, altezza e peso sicuramente per calcolarsi al volo il BMI) e mi ha detto la prima data disponibile, dietro mia richiesta mi ha anche informata (ve lo racconto nel caso ci fosse qualcuno interessato e stesse valutando anche questo aspetto) del costo della visita che è di 130€. Sinceramente l'ho trovata anche una tariffa onesta per un medico di eccellenza che fa parte dell'equipe della Humanitas, nelle mie ricerche ho trovato anche chi chiedeva 200-250€, per cui ho confermato senza dubbi.
Beh ora inizia l'attesa della visita, nel frattempo da quando ho scritto l'ultima volta mi sono documentata ulteriormente e ho anche preso la decisione di andare in parallelo dalla psicologa.

Questo perchè se sono arrivata a prendere tanti kg e gli esami recenti non riveleranno anomalie fisiologiche, c'è sicuramente un aspetto emozionale che carico (erroneamente) sul cibo, e che voglio risolvere perchè se arrivo addirittura a pensare di intervenire sul mio corpo è perchè voglio che questa volta il rimedio sia definitivo, e non l'ennesimo giro di giostra. :offeso:
Però nelle informazioni che ho preso ho letto un dato che mi ha incuriosito (passatemi il termine) e fatto riflettere, ossia che ci sono determinate patologie psicologiche che costituiscono impedimento assoluto all'intervento per tutela dello stesso paziente, in quanto alcuni studi hanno evidenziato che nei 3 anni successivi all'intervento c'è un rischio addirittura del 50% maggiore della media di tentare il suicidio in chi ha situazioni pregresse! :mah: C'è anche da dire che secondo questi studi stessi, ammettono di non essere ancora riusciti a evidenziare le correlazioni precise per cui lo studio potrebbe essere almeno parzialmente confutato in futuro. Per chi fosse interessato, sono partita dalle linee guida SICOB 2016 e poi ho approfondito la bibliografia.
Quello su cui queste letture mi hanno fatto riflettere è che anche se vogliamo cambiare il nostro corpo in meglio e alcuni arrivano a un punto tale per cui o fanno l'intervento o muoiono comunque per qualche patologia correlata all'obesità, il corpo sta cambiando moltissimo a tutti gli effetti e non riconoscendosi più dopo aver fatto cadere la copertina di Linus del peso in eccesso, potrebbe in effetti scatenarsi una crisi psicologica bella forte. Da qui la mia scelta di affiancare delle sedute psicologiche per assicurarmi di star bene anche dentro.

Però faccio anche un'altra valutazione, e forse qui può rispondermi solo chi ha maggiore esperienza e/o è già passato per tutto l'iter.
Se arriviamo a essere obesi è perché casi di patologie ormonali/metaboliche esclusi, in qualche modo ci sfoghiamo sul cibo e abbiamo bisogno di recuperare un equilibrio. Se siamo arrivati a questo punto, c'è una ragione, sennò non saremmo qui. Per cui mi chiedo, quali condizioni sono veramente un impedimento all'intervento? Non pretenderanno che ci rapportiamo al cibo in maniera del tutto normale se il nostro problema è già prova di uno squilibrio ma vogliamo porci rimedio? C'è qualcuno a cui è stato rifiutato l'intervento per motivi psicologici?

Un altro mio cruccio rimane sempre quello della paura di essere scartata perchè ho un BMI superiore a 35 ma inferiore a 40 e non ho patologie super gravi anche se i disagi dell'obesità iniziano a farsi sentire attraverso apnee notturne, mal di schiena e dolori vari oltre a una predisposizione familiare per altri problemi
 
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view post Posted on 26/7/2017, 20:07     +1   -1
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672n41globale

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cinzia questa e la sezione benvenuto dove ci si presenta con la schedina cosa che tu cara hai gia fatto.... per cio ti trasferisco questo post nella sezione chirurgia bariatrica dove potrai continuare a scrivere.
 
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view post Posted on 26/7/2017, 20:20     +1   -1

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Ciao Claudia,

hai fatto bene, grazie! E' che è da poco che sono attiva nel forum ed ero indecisa sulla sezione più giusta.
 
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view post Posted on 26/7/2017, 20:43     +1   -1

raduni

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Ciao Cinzia, bene sono contento per te!, cerco di rispondere almeno ad alcune parti del tuo post

Dopo che Sabina e Filippo mi hanno mooooolto gentilmente :stretta: fornito i recapiti, mi sono messa in contatto con lo studio di Bologna del Prof. Salerno e ho preso appuntamento per la prima visita per fine Agosto.

Grazie, aspettiamo il risultato

Questo perchè se sono arrivata a prendere tanti kg e gli esami recenti non riveleranno anomalie fisiologiche, c'è sicuramente un aspetto emozionale che carico (erroneamente) sul cibo, e che voglio risolvere perchè se arrivo addirittura a pensare di intervenire sul mio corpo è perchè voglio che questa volta il rimedio sia definitivo, e non l'ennesimo giro di giostra. :offeso:

Beh una presa di coscienza a 360 gradi che ti fa onore!

in quanto alcuni studi hanno evidenziato che nei 3 anni successivi all'intervento c'è un rischio addirittura del 50% maggiore della media di tentare il suicidio in chi ha situazioni pregresse! :mah:

Boiata pazzesca, guarda che non ha fondamento, si basa sulle stesse probabilità di tanti altri fattori.


Se arriviamo a essere obesi è perché casi di patologie ormonali/metaboliche esclusi, in qualche modo ci sfoghiamo sul cibo e abbiamo bisogno di recuperare un equilibrio. Se siamo arrivati a questo punto, c'è una ragione, sennò non saremmo qui. Per cui mi chiedo, quali condizioni sono veramente un impedimento all'intervento?

Generalmente le persone che valutano non in grado (mentalmente) di collaborare e di seguire un percorso alimentare corrispondente al tipo di operazione bariatrica, o con problemi psicotici importanti.


C'è qualcuno a cui è stato rifiutato l'intervento per motivi psicologici?

Si e l'ho potuto constatare personalmente

Un altro mio cruccio rimane sempre quello della paura di essere scartata perchè ho un BMI superiore a 35 ma inferiore a 40

Per la precisione 35,75 , è una valutazione che farà il Dott Salerno, tieni conto però che hai già passato il primo filtro, non ti avrebbe dato neanche l'appuntamento se eri da scartare a priori

iniziano a farsi sentire attraverso apnee notturne, mal di schiena e dolori vari oltre a una predisposizione familiare per altri problemi

Devi dire tutto, se citi le apnee è probabile che ti richieda la polisonnografia
 
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view post Posted on 26/7/2017, 22:07     +1   -1

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Hai visto quante cose si imparano sul forum? :) Onestamente certi comportamenti del sonno me li ha riferiti chi ha dormito con me, ma non ho mai fatto e non conoscevo un esame come la polisonnografia.
 
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Semprebabilonia
view post Posted on 29/7/2017, 06:10     +1   -1




Tienici aggiornati, Cinzia!
👍🏻
 
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view post Posted on 29/7/2017, 11:10     +1   -1

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Molto volentieri! :) Sto continuando a leggere e informarmi, e nello stesso tempo sto tenendo un diario alimentare per rendermi meglio conto anche io come mangio. Sapró dirvi qualcosa di piú dopo la visita. Tenete incrociate le dita per me, anche se ogni caso é a sé mi piacerebbe leggere la storia di qualcuno ritenuto idoneo con un BMI simile al mio.
 
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view post Posted on 30/7/2017, 15:04     +1   -1

raduni

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Un grosso in bocca al lupo per la visita!
 
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Semprebabilonia
view post Posted on 30/7/2017, 16:16     +1   -1




Cinzia, il mio BMI è 39. In prima battuta, a consigliarmi l'intervento fu il cardiologo quando, poco più di un anno fa (BMI 36 quasi 37..non ricordo bene) durante un day hospital feci un elettrocardiogramma. In questi ultimi 12 mesi l'aumento del peso non si è arrestato e ho deciso di consultare un endocrinologo che ha disposto per me un ricovero in ospedale durato dieci giorni, otto dei quali sono stati di dieta ferrea (800 calorie). Era aprile 2017 pesavo 94 kg per 152cm e dopo quella dieta persi 3,5kg , ma fu lo stesso endocrinologo a consigliare, dopo le dimissioni, l'intervento, facendomi prima tentare con una terapia farmacologica associata ad un'alimentazione controllata. A parte tanto stress, i farmaci mi hanno aiutato solo a mantenere il peso. Avrò perso 500gr o giù di lì. Contattato il dott. Sarra a cui ho inviato la cartella con l'esito del ricovero, ha fissato un appuntamento per il 21 luglio u.s. Da lì, abbiamo valutato che avrei potuto fare la sleeve.
Il 26 settembre, se tutto va come deve andare, farò l'intervento.
Non so se ti sono stata utile, se hai domande chiedi pure.
 
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view post Posted on 31/7/2017, 08:17     +1   +1   -1

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Ciao Debora! Il mio problema é che parto da un BMI più basso del tuo e non ho per ora diagnosi dei disagi di cui parlo, anche se ci sono e mi pesano oltre ovviamente al lato estetico/relazionale che tollero sempre meno. Riferiró tutto al Dott. Salerno cercando di non dimenticare nulla e vediamo che accertamenti mi prescriverà.
 
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view post Posted on 31/7/2017, 10:49     +1   -1

raduni

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Cerchiamo di essere ottimisti, come ti ho detto se non ti hanno scartato a priori probabilmente potrebbero esserci possibilità
 
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view post Posted on 1/8/2017, 15:01     +1   -1

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Ciao ragazzi, vi scrivo per darvi qualche aggiornamento. Oggi mi sono un po' arrabbiata con mia madre, perchè ho scoperto che si era "leggermente" dimenticata di dirmi che aveva cambiato idea e non è più seguita dalla Humanitas di Rozzano (informazione obsoleta che avevo io) ma dalla INCO Sant'Ambrogio, e non me lo aveva detto quindi sono rimasta che il percorso stava andando avanti alla Humanitas... :azzgif: Premetto perchè so che può sembrare strano che abitiamo lontano e non ci sentiamo tutti i giorni... Quindi presa da un attimo di sconforto ci ho pensato un po', non è che io debba essere seguita per forza dalla stessa struttura (sono entrambe validissime), ma come mi è stato consigliato nel post di presentazione potrebbe avere un suo peso positivo nella decisione anche la predisposizione familiare a certe patologie, quindi dopo che ci ho pensato un po' ho preso anche un appuntamento con la INCO Sant'Ambrogio (fissato per l'11), Dott. Zullino. Per ora non ho disdetto col Dott. Salerno, perchè a quanto mi ha detto la segreteria scende solo una volta ogni mese/mese e mezzo a Bologna, quindi se Zullino non mi dovesse piacere a pelle tengo aperta l'altra possibilità, altrimenti ovviamente per correttezza disdico subito.
L'unico guadagno di questo qui pro quo è che ho anticipato i tempi della prima visita, sono un po' in ansia ma allo stesso tempo speranzosa! :timida:
 
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view post Posted on 3/8/2017, 08:21     +1   -1

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Ciao ragazzi, scrivo di nuovo perchè mi farebbe piacere ricevere il vostro consiglio. Come sapete vedrò Zullino l'11 e forse Salerno a inizio Settembre (visita rimandata dalla segreteria), e nel frattempo ho iniziato a fare qualche seduta psicologica per analizzare il mio rapporto col cibo e assicurarmi la riuscita generale del percorso. Ho raccontato alla psicologa delle mie intenzioni riguardo all'intervento, siccome segue un approccio cognitivo-comportamentale ha detto che le farebbe piacere accompagnarmi alla visita, anche se Milano è lontana, perchè ammette la sua ignoranza sull'argomento "chirurgia bariatrica" ma vorrebbe capirne di più (comunque ovviamente le dovrei pagare la trasferta) per capire l'impatto che può avere in generale sui pazienti e su di me. Onestamente è una cosa di cui non avevo mai sentito parlare finora, di portarsi lo psicologo "in trasferta" e anche se non disdegno il suo supporto ho dubbi a riguardo.
Mi spiego, anche se lo psicologo non è il "dottore dei matti" (non se ne voglia nessuno nel caso legga qualche psicologo, riporto un luogo comune) e penso che chi opera in una struttura ospedaliera inquadra correttamente la funzione dei colleghi, andare alla prima visita addirittura accompagnata dallo psicologo secondo me non è comune e può sollevare dubbi infondati sulla mia stabilità mentale in una situazione in cui già vorrei tirare l'acqua al mio mulino perchè sono un po' al limite con altri parametri.
Voi che dite? Avete qualche esperienza di questo tipo? Accetto pareri sia professionali ma anche pareri schietti personali.

Non vorrei che una cosa buona che sto facendo finisse per rivoltarmisi contro... Alla fine la maggior parte dei candidati all'intervento fa poche sedute insieme al team multidisciplinare, io sto facendo il mio percorso con le migliori intenzioni ma arrivare addirittura accompagnati... boh! E vi assicuro che non ho paure tali da giustificare la necessità impellente di andare accompagnata. Lei mi ha fatto un esempio, che l'approccio cognitivo-comportamentale prevede che se un paziente ha paura di salire sull'autobus il terapeuta lo accompagna a fare un giro in bus per fargli passare i timori, io non ho paura di vedere il dottore e parlargli, certo spero che non mi venga negato un aiuto di cui sento di aver bisogno, ma non andrei a buttarmi da un ponte in caso di un no, e gliene potrei parlare una volta tornata a casa.
 
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view post Posted on 3/8/2017, 08:51     +1   -1

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Io sinceramente non la porterei con me..non è che soffri di agorafobia e hai bisogno che ti accompagni in giro...e non so come questa cosa potrebbe essere valutata dal team che ti deve dare l'idoneità
 
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Semprebabilonia
view post Posted on 3/8/2017, 09:49     +1   -1




La dottoressa in questione ha evidentemente la necessità di approfondire l'argomento bariatria ma, a mio avviso, deve fare un percorso formativo individuale e quando avrà acquisito le nozioni, potrà fare esperienza sul campo. Ma le nozioni non può acquisirle rischiando di compromettere la valutazione che l'equipe medico chirurgica dovrà esprimere sul tuo conto.
non la porterei neanch'io. questo il mio pensiero.
 
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