Buongiorno a tutti. Premetto che non ho idea se sono nella sezione giusta, ma volevo esporre il mio problema.
Ho un bendaggio gastrico dal 2011 e, purtroppo, si è rivelato non essere l'intervento adatto a me. Dopo mesi e mesi di ripensamenti, ho deciso di sostituire il bendaggio con, se possibile, la sleeve; tralascio i problemi con il chirurgo che mi segue da anni, il mio problema è un altro: chi ci vuol bene e ci circonda.
I miei genitori non sono entusiasti, ma mi appoggiano, soprattutto mia madre: accettare il proprio corpo è dura, ma quando i kg aumentano pur seguendo una dieta bilanciata.. diventa molto più complesso. E lei lo ha provato sulla propria pelle dopo l'asportazione totale della tiroide. Posso comprendere le titubanze di mia sorella - mentre mio fratello non si esprime - perché, tutto sommato, mi conosce da 8 mesi (la nostra è una storia tipica di C'è Posta Per Te
) e non sa esattamente tutto il mio percorso, cosa di cui sono a conoscenza gli amici. Ed ecco, chi mi crea più problemi sono la maggior parte di loro a cui ho comunicato questa decisione: per loro la soluzione è un po' di forza di volontà e dieta, senza dover ricorrere alla chirurgia. Gli amici che approvano perché mi conoscono anch'essi da anni, ma sono più empatici nei miei confronti, sono solo due e mi supportano in ogni mia scelta. Mentre, le amiche o conoscenti che hanno già fatto la sleeve e cui ho chiesto informazioni, mi hanno esortata ad andare avanti.
Perché tutta questa diffidenza verso la chirurgia bariatrica? Le persone credono davvero che scegliamo la via più semplice? E' comunque un intervento e ha il suo margine di rischi, come li ha anche una colecistectomia. Mi fa veramente male sapere che gli amici pensino ciò, non ho supporto da loro, ma solo un pregiudizio che pesa come un macigno e che provo ogni volta che devo spiegare di avere un bendaggio gastrico e cosa comporta: la gente diventa diffidente e comincia a guardarti come se fossi una appestata. Mi fa sentire sola. Per questo, quando ho iniziato le visite di rito iniziando con l'endocrinologa, mi sono messa in aspettativa dalla Croce Rossa - cui ho il gruppo più ampio di amicizie - e ho cominciato ad isolarmi: non comprendono. Mi sto tenendo stretta solo quei pochissimi amici che mi supportano, ma per il resto li sto evitando volutamente tutti.
Anche a voi è capitato un atteggiamento simile? E come lo avete affrontato/risolto?