Salve,
eccomi qui dopo avervi seguito per .... un'anno circa. Non completamente, ma spesso quando lanciavo delle domande su Google le risposte migliori e più complete, libere da *sponsor* erano e sono quelle provenienti da questo forum.
Come accennato nella scheda di presentazione il mio viaggio è un po' particolare. Tutto parte da un giorno non ben specificato del lontano 2006.
Qualcosa quel giorno era scattato e...(sì trovate sulla scheda di presentazione ocsì evito di tediare chi l'avesse letta) eccomi alla data odierna. Nel mezzo ci sono quasi 10 mesi di pianificazione per l'operazione che si è svolta esattamente 7 giorni fa.
Alle 16.00 di sabato 9 febbraio e terminato all'ora attuale circa alle 21.39... ma questi sono solo fredde coordinate temporali e come ben sappiamo una storia è completa solo e soltanto quando si danno ben più informazioni e dettagli.
Prendo contatto con il chirurgo plastico, di cui ometterò il nome e cognome per non fare pubblicità e che chiamerò, il Dott. B. tramite un coupon di miniliposuzione.
Il mio problema lo riassumo velocemente... ogni dieta, ogni forma di allenamento sia aerobico che anaerobico non riusciva a togliermi il mio salvagente di ciccetta e ovviamente rendeva frustrante la mia condizione e minava ogni motivazione sul lavoro fisico.
Quindi... armato di coupon mi presento il giorno della previsita e del colloquio. Il Dott. B è relativamente giovane, sembra più giovane di me , comunque coetanei e la cosa mi lascia alquanto perplesso (solo in seguito scoprii essere una giovane promessa di un mondo di chirurgia plastica non frequente qui in Italia e infatti lui opera durante la settimana all'estero e nei w.e. nel nostro paese). Si inizia a parlare un po' di cosa vorrei , quali sarebbero le mia spettative di risultato e passiamo alla visita.
Premetto che era già andato consapevole che forse la "minilipo" era un po' poco per me, quindi ben aperto a qualcosa di un po' più sostanzioso pur di vedere i risultati dei miei anni di palestra.
La conclusione del mio dottore è alquanto semplice: il mio è un problema genetico. Quel grasso non l'avrei mai tolto, l'avrei diminuito, ma sarebbe stato smepre lì con la tendenza ad entrare in funzione come accumulo d'emergenza per un'informazione dettata dai miei geni. Del resto non mi diceva niente di particolarmente nuovo l'avevo notato con i miei stessi occhi... non se ne andava mai nè diminuiva abbastanza per lasciarmi vedere sotto di esso... quindi optammo per una lipo completa del torso.
Rimaniamo però di vederci ancora per un'ulteriore colloquio.
Successivi colloqui , che stralcio, portano alla conclusione finale: lipo totale del tronco e addominoplastica con riavvicinamento degli addominali retti. Più volte ridendo e non ridendo precisò che non mi avrebbe mai costruito la "tartaruga", quella dovevo farmela io in palestra... beh ero lì apposta per scoprirla
Durante uno degli esami: ecografia del seno per l'operazione di finta e reale ginecomastia scoprii che era reale ginecostia... con la domanda dell ecografista che fu imemdiata: "Mi scusi Mr Django, ma lei ha fatto uso di sostanze dopanti?"
Bah... frequento palestre da quando avevo 16-17 anni... non in modo agonistico, poi qualche anno nel rugby in serie C.... boh! Che io sappia non mi sembra... però i risultati erano lì: ginecomastia.
Salto temporale... tutti gli esami erano perfetti, cuore con 54 bpm... non fumatore se non di un sigaro di tanto in tanto... meno di 40 anni... rischio per l'operazione non superiore all 1%.
Quando mi venne comunicato quella percentuale mi rimase e mi rimane impressa a fuoco nella mente.
Perchè parliamoci chiaro, il mio lo ammetto, è una questione estetica (certo poi ci sono le implicazioni psicologiche ecc ecc) non era un'operazione al cuore o necessaria (scoprirò poi che non fu rproprio così) per la vita quindi anche una percentuale minima era comunque un rischio che dovevo valutare se accettare o no.
Beh entrai in clinica alla data stabilita. Villa Letizia di Milano.
Le mie impressioni: spettacolare. Soltanto l'infermiera del turno tardo pomeriggio-serale un po' "sergente di ferro" , ma sempre estremamente cordiale e competente. Sull'altro staff... beh... da hotel a 5 stelle.
Ore 15.00 - 16.00 : Dott. B entra con il suo assistente per l'ultima visitina e ovviamente per disegnarmi, si scherza, solite battute sulla baldoria della sera prima e via con il metro che prende le misure e il pennarello che segna. Finiti i vari "bersagli" è il momento di indossare il camice, la cuffietta, levarsi i boxer e saltare sul lettino di transizione. Due infermiere mi portano al piano di sopra dove lo staff sta preparando al sala operatoria... Dott. B rimarrà con me e mi accompagnerà da lì alla sala operatoria (voto umanità: 9)
Ore 16.30: si entra.... e ... parte l'ansia al che inizio a buffonare, come di solito faccio quando sono nervoso.. intanto fra una risata e l'altra l'astenista mi richiede i dati per conferma: età e peso...
Ore 16.35 circa: "Django, avvisami appena senti girare la testa" "No, non ancora" "...Ok..." "Spetti, sì adesso sì, cosa devo aspettarmi?"
Anestesista: "Sognerai, però ricordati che se parti con pensieri positivi sarà una bell esperienza, se no ... potresti partine un po'"
Ore 16.40: -Django se la sta sognando di brutto e beatamente- gli altri ci stanno lavorando su
Ore 21.30: una voce da lontano...."...django...django....DJANGO" e un bel buffetto sulla faccia mi strappano dal mio sogno...vengo messo sul letto della mia camera, inflebato, controllato dal Dott. B con cui biascico qualcosa e poi.... la notte...
Ore 23.00 circa: entra Dott B vestito a modo... pronto per la movida milanese per controllarmi, prima di andare in qualche locale e rassicurandomi: "tutto nella norma e perfettamente riuscito"
Onore alla mia morosa che si è fermata, che mi ha tenuto compagnia, che si alzava per bagnarmi la faccia, per accudirmi, coccolarmi e chiamare l'infermiera in caso di necessità.
Passo così tutta la notte, dormicchiando fino alla mattina in cui mi consigliano di iniziare ad alzarmi, lentamente, cosa che provo a fare nel primo pomerizzio, ma che mi porta ad una posizione tremenda: completamente piegato in avanti con i drenaggi tenuti per non farli ciondolare...
Lunedì nel primo pomeriggio dopo il pranzo vengo dimesso.... per niente facile muoversi... rientro in taxi veramente tragico, ma ancora di più a casa. Mio padre venuto ad assistermi (e che era presente in clinica sabato) si prende cura di me, ma mi rendo conto che proprio la "casa" non è proprio lo stesso posto della clinica: il letto fa la differenza. Passo la prima notte quasi insonne, posizione non ottimale, tensione addominale, riesco in qualche modo ad alzarmi dal letto da solo e passerò fino all'alba così... alla scrivania per non svegliarlo e lasciarlo riposare.
Giorno dopo giorno i miglioramenti nella postura, venerdì 15/02 ho fatto la visita di controllo e tolto i punti al taglio, a dove è etrata la canula per le lipo del tronco, ma non all'ombelico, quelli più avanti.
Tutto procede (posizione QUASI eretta ormai)...
Ma....
C'è un grosso MA... ho una domanda da porvi..: ho realmente da oggi piedi e gambe letteralmente gonfi per l'edema post operatoria. I piedi soprattutto. L'infermiera ieri ha detto che è normale, che il liquido ovviamente tende a scendere e che ci vorrà un pochino per il completo riassorbimento... sì, ma... è normale il gonfiore ai piedi e alle gambe?!? Me lo confermate?
Grazie.
Django