Obesità & Dintorni Forum

PERCHE' RICORRERE ALLA CHIRURGIA BARIATRICA?, Ovvero, se comunque occorre stare a dieta perchè operarsi?

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view post Posted on 27/1/2013, 17:34     +1   -1
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La vera moralità consiste non già nel seguire il sentiero battuto, ma nel trovare la propria strada e seguirla coraggiosamente. Gandhi

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Una domanda che ho posto al dottor Marinari sta coinvolgendo molti del forum. Era una domanda nella domanda, non aveva un suo post specifico, ma si nota ha destato l'interesse e che ha "toccato" un poco le nostre coscenze.
Ho contattato Ornella e seguendo il suo consiglio ho aperto questa discussione aperta a tutti, poiché nella sezione "lo specialista risponde" non si può intervenire nei post non nostri. Le risposte e il confrontarci, soprattutto con il dottor Marinari, ci aiuterà a vedere un pò più chiaro, si spera!
Il link del post da cui è scaturito il tutto è questo : https://obesitdintorni.forumcommunity.net/?t=53414753
Le parole del dottore mi stanno facendo riflettere e per quello che mi riguarda mi sta mettendo in discussione : operarsi o non operarsi? Continuare la dieta senza "stampella-intervento", o cercare l'appoggio dellla chirurgia?

Ciao a tutti
 
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lorenza a
view post Posted on 27/1/2013, 20:28     +1   -1




molto bella questa discussione e io rispondo secondo il mio punto di vista essendo operata di sleeve e ritornata a vivere
dopo mille diete impossibili da seguire per sempre visto la mia avversione verso le verdure come ultima spiaggia ho deciso di fare un intervento e su consiglio del chirurgo abbiamo deciso per la sleeve , operazione ideale per me che rifarei subito , ho raggiunto il peso che avevamo stabilito e mi ritrovo con una testa diversa questo intervento mi ha cambiato i gusti io che odiavo le verdure mi ritrovo a preferire quelle a tutto il resto , meno carne ,meno pasta e quando la mangio cerco di usare quella integrale/farro/saraceno ecc ,i dolci grande croce durante il primo anno dell'intervento non li ho mangiati e devo dire che ho resistito bene una volta raggiunto il peso ho incominciato nuovamente ma ora sono consapevole di limitarmi , trovo che pesarmi tutti i giorni mi dia un aiuto a tenere tutto sotto controllo se vedo che la lancetta sale di qualche etto non mangio nulla di proibito(dolci,pasta) devo ammettere che quando li mangio sono sempre piccole porzioni e non come un tempo, avere raggiunto il peso desiderato dopo un intervento mi ah reso consapevole che dipenderà da me sempre rimanere così e farò l'impossibile per riuscirci la sleeve mi ha aiutato parecchio ora tocca a me aiutare lei
 
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memory85
view post Posted on 27/1/2013, 21:31     +1   +1   -1




Vorrei ringraziare demecla per le domande interessantissime poste al dott marinari ed il dott marinari per aver risposto con così tanta precisione alle domande poste.
Sul fare o non fare l'intervento io non ho dubbi...dopo vari tentativi di diete fallite l'intervento va fatto.Fondamentale è la scelta di quest'ultimo.Quando ho deciso di operarmi mi sono bene informata su tutti gli interventi il chirurgo stesso mi ha esposto i pro ed i contro di ogni intervento lasciandomi totalmente libera di scegliere.Conoscendomi,conoscendo il mio modo di alimentarmi,la mia passione per la buona cucina ho da subito scartato l'idea di un intervento restrittivo che come nelle diete mi avrebbe limitata nell'introito degli alimenti facendomi sentire perennemente a dieta,per cui ho optato per la diversione perchè secondo me dava meno restrizioni.Dopo quasi 3 anni posso dire di aver fatto la scelta giusta...Demecla anche io come te non riesco a resistere ai dolci...e quando metto su quei 3kg so che la causa sono loro...però so anche che per buttarli via devo rinunciare a poco...e con tanta forza di volontà ce la si può fare....Dopo natale mia madre e mia sorella si sono messe a dieta ed io dovevo togliere i 3kg che panettoni,torroni mi avevano fatto accumulare durante le feste....Loro erano e sono lì con la bilancia che pesano carne,pane,pasta....io ho un piattone di polpette al sugo,salame,formaggio,prosciutto mangio in grandi quantità ed in meno di 2 settimane ho buttato via 2,400g.....
Se tornassi indietro?si rifarei la diversione....
Io posso dire che il mio rapporto con il cibo a distanza di 3 anni non è cambiato molto,anzi in tutta sincerità per nulla...la mia mente è sempre quella che mi ha resa obesa fino ai 25 anni...Cambia il fisico,cambia il tuo approccio con la vita ma la testa no,quella non cambia...almeno per me è stato così...
 
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view post Posted on 29/1/2013, 08:35     +1   -1
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La vera moralità consiste non già nel seguire il sentiero battuto, ma nel trovare la propria strada e seguirla coraggiosamente. Gandhi

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Oggi è una giornata di crisi nera ed è una buona occasione per scrivere in questo post: ne uscirà il vero IO di demecla, perchè normalmente è assopito dietro questa barriera che ho messo fra l'io-interiore e il mondo esterno... serve a proteggere me dagli altri e gli "altri" dalla mia rabbia. Perchè ne ho molta, una rabbia immensa che ha come sfogo il MORDERE: non posso mordere il mio prossimo perciò mordo tutto il cibo che ho a portata di mano. Questo è il mio problema.

Riporto alcuni brani della risposta data dal nostro bravo dottor Marinari ( ), per fare capire come mi sento e come mi sono rovinata negli anni:

" ......quindi la cosa è che secondo me i mangiatori di dolci si devono un po' mettere in testa che o ne "escono" oppure saranno sempre a rischio di un cattivo risultato."
...per me lo zucchero e l'alcool sono i peggiori nemici in assoluto: mi fanno balzare in alto su, su con il peso... ma sono anche i migliori consolatori nelle crisi di depressione: sono degli amici-nemici, perchè mentre mangio o bevo (non sono alcoolizzata, ma un bicchierino non lo disdegno) SO BENISSIMO di farmi del male, comunque continuo a farlo con un grande senso di colpa, per poi sentirmi sempre più male psicologicamente. S'innesca il meccanismo: sto male=mi consolo e mi faccio ancora più male=ancora continuo a consolarmi...e così via. Penso questa situazione sia da manuale...

"... La testa di una persona operata nella maggior parte dei casi cambia e anche di molto. Cosa intendo dire? Che per molti il dolce, o il continuo spiluccamento, sono una reazione o all'insoddisfazione della forma corporea e dello stato di vita dell'obesità o alla dieta perenne in cui le persone obese vivono o anche all'insuccesso di un intervento (se questo non ha funzionato). Una volta dimagriti, molti anche se forse non tutti, si ritrovano con grande stupore a dire che i dolci o forse addirittura il cibo in genere non gli interessano più. "
con il mio bendaggio non ha funzionato: ci sono mille modi per aggirare l'ostacolo e il "classico" intoppo da bendaggio, la mia testa non ha funzionato e purtroppo ancora non funziona. Ero arrivata a 70 chili nel modo più sbagliato, con un'alimentazione sbagliata, con il vomito spesso indotto. A volte penso che l'unico modo per me di dimagrire è farmi un trapianto di cervello... ho trascorso una vita a "dieta" fra alti e bassi: un insuccesso completo. Vorrei poter essere anch'io dimagrita e dire: il cibo è passato in secondo piano...ma questa situazione era successa solo per breve tempo e poi tutto è tornato come prima: io lo so il perchè...ero dimagrita nel modo più sbagliato posiibile.

.... Il vero effetto delle diverse procedure (lasciando da parte la BPD, che funziona in modo diverso) è quello di fare mangiare di meno le persone operate.....Quindi si sta a dieta, ma è l'intervento che dà la dieta e non l'operato che se la impone. Quindi sarà facile stare a dieta, non sarà una fatica o un impegno, è chiaro? E allora sì, di dieta si tratta, ma senza fatica.
...chiaro!!! queste due frasi rispondono pienamente alla mia domanda, grazie dottore...ma è la mia testa che deve cambiare! E' lì che devo lavorare.... il mio impegno è cambiare la mia testa e non è un lavoro semplice. Se non dimagrisco, almeno mantenere questo peso. Non mi nascondo nemmeno dietro la frase: lo faccio solo per la mia salute...certo quella è importante, ne va della schiena, delle ginocchia e della pressione alta...ma vogliamo mettere la soddisfazione di guardarsi allo specchio e finalmente sorridere soddisfatti? Ci sono stati degli anni che non mi guardavo allo specchio neppure per pettinarmi: andavo a "memoria" e spesso era mia madre che mi acchiappava al volo prima di uscire di casa e mi risistemava. Per il momento riesco ancora a specchiarmi e non voglio ritornare indietro fino a questi estremi. Almeno questo!
Se la mia testa non cambia, non stabilizzo almeno il peso che ho tanto vale entrare ancora in sala operatoria: che faccio? La sleeve mi blocca psicologicamnete, non sopporto l'idea di togliere una parte di me, anche se inutile e deleteria per la mia salute; il by-pass? e a che scopo se in un angolo del mio cervello c'è già l'idea che è reversibile? Che faccio avanti e indietro dalla sala operatoria fino a 80 anni? A che scopo? Se deve fare un altro intervento deve essere DEFINITIVO e perciò devo cambiare: non se ne esce! O dimagrisco, o mantengo il peso e valuto un intervento definitivo, o ingrasso e mi accorcio la vita (oltre che trascoorrere male gli anni cvhe mi rimangono e rovinare la vita di chi mi vuoile bene).

Scusatemi se ho scritto tanto: lo sapete che sono una chiaccherona-virtuale. MA è un auto-aiuto efficace, faccio il punto della situazione senza tante storie.
 
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danybiker
view post Posted on 1/2/2013, 11:37     +1   -1




Ciao Claudia, grazie per aver aperto questa discussione, che trovo molto interessante e piena di spunti di riflessione....
Porto la mia esperienza e il mio personale punto di vista verso questo argomento:

Io sono arrivata alla chirurgia dopo anni di terapia cognitivo/comportamentale di gruppo a Niguarda, questa terapia mi ha insegnato molto, un'educazione alimentare a 360 gradi
Che mi e' servita molto negli anni a venire... Ecco un consiglio che mi sento di dare alle persone che vogliono intraprendere la strada della chirurgia bariatrica e' quello di farsi seguire , prima, da un centro specializzato per la cura dei disturbi alimentari, e di fare un percorso di EDUCAZIONE ALIMENTARE .
 
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silviadigit
view post Posted on 2/2/2013, 00:02     +1   -1




io non entro nel merito di qeusta discussione perchè come simona memory ho scelto un intervento che come dice il mitico doc funzioan in modo diverso quindi non ti costringe a cambiare la testa e infatti io coem simona non ho cambiato di uan virgola il mio comportamento alimentare e come lei se tornassi indietro farei mille volte la diversione, ma non è questo l'argomento di questo post, volevo solo dire che ci sono anch'io a ringraziarvi di queste domande molto interessanti più per chi non è ancora sicuro dell'intervento da scegliere...
 
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view post Posted on 2/2/2013, 17:12     +5   +1   -1
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senior

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Bè ho letto un po' di cose e ora ne vorrei dire 2, brevi brevi.....La prima, per non equivocare, è che i dolci sono nemici di tutti gli interventi, quindi anche della BPD....lo dico a Demecla, perchè non vorrei pensasse che si fa una BPD (a 85 chili?) e poi è tutto in discesa....no i suoi "nemici" lo sarebbero anche dopo. Quindi prima la battaglia con i dolci. E arrivo alla seconda cosa che vorrei dire (a tutti ma come commento a danybyker): proviamo se ci riusciamo a non generalizzare la nostra esperienza e pensare che vada bene a tutti. La frequenza (di anni, par di capire) di un centro per disturbi del comportamento alimentare non serve a tutti, serve solo a chi ne ha bisogno....e i risultati della chirurgia dell'obesità sono lì a dirci che semmai chi soffre di un DCA non deve essere operato, oppure lo si può operare dopo psicoterapia; ma per chi DCA non ne ha la psicoterapia prima non serve a niente. Semmai il profondo mutare della forma corporea, e le diverse interazioni con il mondo che ci circonda, possono richiedere un appoggio dopo, ma di nuovo non per tutti....insomma, si deve fare dei distinguo, non siamo tutti uguali....

E vorrei infatti aggiungere che la sleeve, con suoi risultati nel medio termine ottenuti senza grande fatica, dà spesso un buon periodo postoperatorio durante il quale la psicoterapia può funzionare senza l'ansia di dovere arrivare presto al risultato perchè c'è un intervento che ci aspetta...consideriamo anche quello che tanti dicono dopo l'intervento: perdere peso mi ha cambiato la testa. E questo, se è vero, ci dice che la psicoterapia fatta prima dell'intervento andrà ad agire su una testa che dopo cambia.....e allora non è meglio farla dopo?
 
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Anto74*
view post Posted on 2/2/2013, 20:17     +1   -1




Io sono stata operata 7 mesi fa.....non ho fatto psicoterapia nè prima e neanche dopo......e sinceramente non nè sento il bisogno....non ho ancora raggiunto l'obiettivo ma non mi lamento...anzi sono molto soddisfatta.....pentita di non averla fatta prima...colpa della paura. E' vero, la testa cambia dopo l'intervento, ma nel mio caso oltre a cambiare un pò i gusti sono cambiata io, è cambiata la mia voglia di vivere, nello scegliere bene cosa mangiare, mentre prima per praticità consumavo più carboidrati, anche se in poche quantità, ora invece faccio di tutto per consumare proteine.....e poi, i risultati sulla bilancia.....spronano ad andare avanti e a "proteggere" la sleeve....mentre prima nonostante diete la bilancia non si muoveva neanche di un grammo. Io vado più per il salato, se penso che un panino in più, una pizza in più o un dolce in più etc.. mi hanno portata a 160 kg, sti cavoli che adesso mi vien voglia di mangiarli......sono ancora a metà strada del mio percorso, e ogni kg in meno per me è una vittoria!!....
 
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acquario-66
view post Posted on 2/2/2013, 21:07     +1   -1




La Psicoterapia non lo mai fatta nè prima nè dopo
forse dopo quattro interventi bariatrici è arrivato il momento di guardarmi dentro e dire .......basta!!!!..... non posso permettermi di tornare come prima ......non sarei più in grado di accettarmi......... .non riuscirei a guardarmi allo specchio
Sono consapevole che la Sleeve non è la bacchetta magica e lo sto constatando giorno per giorno ...dopo quasi 3 anni
non ho raggiunto il peso forma ,ma sono tanto felice di dove sono arrivata..(il mio percorso parte da 160 kg per arrivare a 95/97)
non ho rimesso neanche un kg..forse anche perchè ho un alimentazione piuttosto sana....... seguita mensilmente da una nutrizionista
di tentazioni ce ne sono tante sulla mia strada ma ho imparato ha dire NO.....non sempre sono sincera.
Sono felicissima di aver scelto la Sleeve almeno non soffro la fame come stare a dieta.......la rifarei???......SIIII!!
 
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Eraora
view post Posted on 3/2/2013, 18:53     +1   -1




Anche io ho apprezzato moltissimo la discussione che ha innescato Demecla - dotata secondo me di una intelligenza e un'acutezza non comuni - e mi è molto "piaciuta" la risposta del dott Marinari.
Come sapete io ho fatto il bend due anni fa - proprio domani il mio bend compie due anni- e sin dall'inizio ho avuto accanto il mio chirurgo e un medico omeopata che mi seguiva anche prima dell'intervento e con cui avevo parlato dell' intervento e dall'intervento in poi sono seguito anche da lui: già dall'intervento ho sempre affiancato una terapia omeopatica che mi aiutasse a vincere lo stress e che è "culminata " in un ciclo di agopuntura. Proprio ieri al controllo ho fatto vedere la discussione, ho parlato del forum e abbiamo letto insieme dell'intervento del dott. Marinari.
A distanza di due anni esatti io posso dire che anche se ho perso circa trenta chili e ne devo perdere almeno altri 15 sicuramente ho acquistato molta salute, ho una pressione arteriosa buona, senza nessun trattamento farmacologico, e soprattutto come dice il mio omeopata storaggiungendo un nuovo equilibrio e un giusto rapporto con il cibo.
Come ho più volte detto trovo che questo doppio binario di cura mi giovi molto e confermo, nel mio caso, che sta succedendo proprio come dice il dott Marinari, sto cambiando lentamente testa.
Grazie a tutti.
 
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view post Posted on 3/2/2013, 19:23     +1   -1
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La vera moralità consiste non già nel seguire il sentiero battuto, ma nel trovare la propria strada e seguirla coraggiosamente. Gandhi

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No, certamente, alla BPD non ci penso! Non al mio peso, sicuramente e non voglio pensarci neppure in futuro. Il mio scopo è non entrare più in sala: ma se rimango a questo peso non riuscirò a evitarlo. Io a 85 chili non mi sento bene, questo è il punto. Sto cercando come tutti, o quasi, del forum la "mia" via d'uscita. A volte mi vergogno di lagnarmi quando so che molti di noi sognano di avere il mio peso. Ma ognuno di noi è diverso dentro e fuori: io a 85 chili mi sento pesante dentro e mi vedo male fuori.
Dieta? Ci sto provando con tutte le mie forze, ma sempre in onore della coerenza: se da 45 anni faccio diete e pseudo-diete, ci devo riuscore adesso per la fifa di un altro intervento? Bah!
Psicoterapia: fatta...ma la mia testa è quella... oltre a me dovrei fare cambiare persone e situazioni familiari se voglio che la psicoterapia funzioni! Poi io sono dell'idea che le persone non vadano "cambiate", ma se le si ama bisogna saperle amare così come sono...perciò...
 
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Anto74*
view post Posted on 6/2/2013, 04:13     +1   +1   -1




CITAZIONE (demecla @ 3/2/2013, 19:23) 
Poi io sono dell'idea che le persone non vadano "cambiate", ma se le si ama bisogna saperle amare così come sono...perciò...

giusto per capire ......quindi una persona che pesa intono ai 160kg 0 180kg va accettata e amata così??.....ok.....le persone si amano per come sono, ma appunto perchè lì si ama si può far capire loro che esiste una via di uscita.....non necessariamente deve essere l'intervento....ma se solo quest'ultimo risultasse l'unica soluzione perchè no!..non si può dire a una persona cara o conoscente che sia che a 180kg sta bene......perchè non è così!!!....
 
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silviadigit
view post Posted on 6/2/2013, 07:27     +1   -1




Claudia, ho un pò di timore a dirti quel che penso perchè da un pò di tempo tutto quel che scrivo viene letto con intento diverso da quello con cui è scritto e mi rispondono con aggressività, però faccio al premessa che non sono polemica ma solo riflessiva e spero di non essere fraintesa
sei consapevole e lo hai scritto che il tuo peso è per molti di noi il peso ambito, il peso d'arrivo, per cui sei nella fascia dei fortunati e questo lo sai... tu dici non siamo tutti uguali e a 85 kg mi sento grassa.... tu lo sai che non lo sei, che ti vedi così e ti vedresti così anche con 10 kg in meno vero?? ma il punto non è questo, il punto è che il tuo peso può darti fastidio mentalmente ma è ben lontano dal peso patologico che cura la chirurgia. la chirurgia cura una malattia quando si arriva a non poter più camminare, lavarsi e fare mille altre cose quotidiane in semplicità.... tu per fortuna non hai questi problemi e il dott Marinari ti ha detto chiaramente che non risolveresti molto più di quello che hai ottenuto col bendaggio... allora io mi chiedo e ti chiedo: ha senso questa lotta infinità? ha senso questa insoddisfazione perenne? quando non ci sono motivi oggettivi per cui si vuole dimagrire, perchè dobbaimo per forza costrirci uan vita di dannazione e inseguimento di qualcosa che non ci serve realmente?? non so se mi sono spiegata, ma la riflessioen che ho fatto io, a ben più dei tuoi 85 kg è che passata la soglia della patologia, quella in cui non riusciamo a vivere come persone normali per impedimenti fisici, sarebbe utile accettarci e fare paca con noi stessi guardando quel che di buono abbiamo fatto e non quello che ci sarebbe ancora da fare.... ho scoperto l'acqua calda lo so, ma in molti io vedo questa continua ricerca della normalità che è da ricercare solo nella nostra testa....
 
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Eraora
view post Posted on 6/2/2013, 07:50     +2   +1   -1




Condivido in linea di massima il pensiero di Silvia, allontanare la soglia di pericolo salute con un peso accettabile e "rientrare" in un peso gestibile è un risultato che va apprezzato e sicuramente riconosciuto come tale...
L'aspetto che non va altresì trascurato è però quello della paura di non mantenere il peso accettabile e che consente di vivere dignitosamente ... Se prendiamo in considerazione questo aspetto -e questo credo sia il motivo della " rabbia" di Demecla- il discoro cambia e la lotta continua si ripresenta attuale e più che mai quotidiana.
 
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view post Posted on 6/2/2013, 08:38     +1   +1   -1
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È sicuramente il secondo aspetto quello che attanaglia tutti noi, è vero che si dovrebbe fare pace con sè stessi e accettarsi ma se questo significa riprendere il peso perso allora non si può, quello che chiedo a Silvia: si sentirebbe in pace con sè stessa se si accorgesse che non riesce a mantenere quel peso seppur non normopeso ma peso accettabile x la vita normale?
Domanda che rivolgo a tutti
 
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