Obesità & Dintorni Forum

Psicologia e Cibo

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EVILSNAPE
icon14  view post Posted on 14/3/2012, 20:23     -1   +1   -1




Buonasera,


io quì scrivo perchè ho bisogno di un consiglio e per scoprire se possono esistere strategie o libri che possano aiutarmi a seguire una dieta senza che alla minima tentazione io ceda e rovini tutto il mio lavoro.

poichè io non riesco a seguire sempre il forum per problemi di orari, impegni e di malumore che mi spinge a buttare all'aria tutto, non riesco a comunicare con tutti quindi quì brevemente scrivo la mia situazione: sono in sovrappeso di circa 20kg e i miei genitori, nonostante siano in sovrappeso con diabete e colesterolo alto, continuano a mangiare cose che a me fanno voglia e mi fa sballare tutto e anche se chiedo loro di non offrirmi continuano a farlo finchè non si sfocia in una lite, ma la cosa del cedere mi capita anche fuori di casa, insomma cedo alle tentazioni e prima del ciclo mangio molto cibo dolce come la cioccolata e non riesco a stare in cura perchè appunto cedo e me ne frego perchè vedo che non ci riesco e quindi cado in un circolo di depressione legato anche ad insicurezze e delusioni che mi hanno causato le persone a cui tenvo tra cui amici, parenti e via dicendo e le uniche persone che mi stanno aiutando con questo problema sono la mia psicoterapeuta e lo psichiatra del Sert che è un ente che si occupa di problemi di sovrappeso, alcol, droga e comunque cose che riguardano il livello psico-fisico.

chiedo un consiglio perchè, essendo spesso da sola con il mio problema e cedendo di continuo, vorrei riuscire a trovare un modo o delle strategie che mi aiutino a non cedere alle tentazioni, lo so tutti dicono che è la forza di volontà e cose di questo tipo, ma so che esistono dei metodi psicologici che aiutano la mente a stare in cura come, ad esempio, se vedo un cibo che mi fa voglia e vorrei mangiarlo se nego questo il cervello sente una negazione, se ammettiamo che lo vogliamo invece il cervello si sente premiato anche se non mangiamo quella cosa, voi conoscete altre strategie come questa o libri che aiutano nel contesto psicologico nell'alimentazione?

oltre a questo vorrei anche capire delle cose nel cibo che mi fa gola, voglio dire, sappiamo tutti che cibi come fritti, cioccolato, cose grasse e via dicendo fanno male eppure, almeno nel mio caso, quando le mangio provo un senso di soddisfazione (al momento perchè poi me ne pento anche se comunque poi lo rifaccio perchè poi perdo la speranza) perchè questo non mi capita quando mangio per esempio una mela?? eppure sento la differenza nello stomaco quando mangio una cosa più pesante... è legato al concetto affettivo o cose simili?? il cibo è dolce e costa poco e non tradisce?? non lo capisco nemmeno io e dire che la frutta e la verdura mi piacciono, come mai posso negarmi una mela ma il cioccolato invece no?? quello che mi secca è che una cosa grande come una mela o una pera o una arancia e via dicendo non mi sazia come un pacchetto di cracker, che sia una questione di tempo di digestione o della composizione stessa del cibo? mi aiuti per favore!


grazie mille!

Edited by EVILSNAPE - 15/3/2012, 01:09
 
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Francesco Longobucco
view post Posted on 18/3/2012, 16:37     +2   +1   -1




L'autocontrollo è un elemento che presenta varie sfaccettature e l'individuo può svilupparne solo alcune. Diventa importante capire che l'autocontrollo non può essere lasciato alle nostre esperienze di vita, ma deve essere coltivato e allenato. Chi non possiede sufficiente forza di volontà difficilmente riesce a seguire a lungo una dieta. Il consiglio che si può dare è quello di fare una profonda riflessione sulla propria vita e capire che, se non si sviluppa la propria forza di volontà, difficilmente si riuscirà a essere felici e che la colpa che spesso si da agli altri in realtà è nostra e della nostra fragilità. Ciò che manca, a volte, sono motivazioni solide. Non si dovrebbe vedere una dieta come una tortura o una punizione ma come un cambiamento che permette di vivere meglio. Credo che riuscire a mantenere un adeguato ed accettabile livello di buona salute sia un obiettivo che in molti vorrebbero perseguire e affinché ciò si verifichi è necessario considerare non solo le proprie abitudini alimentari ma anche l'esercizio fisico. Così facendo, si può pensare in maniera flessibile al concetto di dieta, vissuto, quai istintivamente come se fosse una minaccia. Il cibo, nella maggior parte dei casi, evoca un'emozione di gioia che va saputa apprezzare. Invece, mangiando sempre e male non apprezza il sapersi alimentare. Chi invece sa seguire un piano alimentare, quando sa che mangerà di più, si trattiene nei pasti precedenti e riesce ad apprezzare fino in fondo ciò che gli viene offerto. Riguardo quei cibi che fanno crollare ogni piano dietetico sarebbe di farsi aiutare, come del resto sta già facendo visto che è seguita da due specialisti, valutando una ipotetica settimana tipo e individuare ciò che potrebbe essere eliminato.
Raggiungere degli obbiettivi non è facile, ma non tentarci nemmeno non porta a nessuna conquista e spesso per le proprie conquiste è necessario discutere o confrontarsi senza per forza arrabbiarsi o litigare. Si ricordi che è molto più probabile che sia lei ad adattarsi al mondo piuttosto che aspettare che sia il mondo ad adattarsi a lei.

Francesco Longobucco

 
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EVILSNAPE
view post Posted on 19/3/2012, 12:25     +1   -1




Gentile Dottor Longobucco,


prima di tutto grazie mille per avermi risposto :)

nel suo post dice che mantenere un stile di vita alimentare equilibrato e fare attività fisica sia un obiettivo per migliorare la nostra vita e che non dovrebbe essere una costrizione, infatti nel mio caso è così, da anni faccio ogni giorno attività fisica con camminata e bicicletta, tranne purtroppo questo ultimo mese invernale per vie delle giornate troppo fredde e il lavoro sulla tesi, e non la trovo una costrizione anzi mi piace farlo perché ascolto la musica e mi allevia la tensione e poi odio stare chiusa da qualche parte tutti i giorni :) oltretutto sul piano alimentare sono molto informata, vede io è da anni che faccio diete e attività fisica e conosco l'importanza dei vari alimenti, proteine, carboidrati, grassi saturi, insaturi, fibre e via dicendo, ma quello che mi frega ogni volta sono le sgarre e le faccio perché quando ho fame cerco di saziarmi con frutta e verdura ma non mi passa e questo "buco" nello stomaco mi impedisce di concentrarmi anche nei miei lavori e quando cerco di dormire, il disagio è più grande quando sono nel periodo premestruale, ora sto prendendo del L-triptofano che bene o male mi aiuta, la fluoxetina ho provato a prenderla ma mi causa solo capogiri e stordimento, ho provato con la respirazione ma insisto ad avere quel vuoto nello stomaco, Lei potrebbe consigliarmi cosa fare per questo inconveniente?

grazie di nuovo
 
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Francesco Longobucco
view post Posted on 22/3/2012, 21:57     +1   +1   -1




Appetito ed abitudini alimentari sono stimolati e determinati da fattori interni ed esterni, quindi può succedere che si mettano in atto alcuni atteggiamenti che tendono a "giustificare" la resistenza al cambiamento.
Le strategie di intervento utili nel controllo del peso corporeo consistono nel fissare sane e forti abitudini alimentari, rafforzando l'alternarsi di fame e sazietà.
Altro aspetto da considerare è abituarsi ad ascoltare il proprio corpo con l'obiettivo di sviluppare un'interazione adeguata ed equilibrata tra mente e corpo facendo in modo che gli eccessi diventino evitabili. Spesso il cibo rappresenta un'importante forma di gratificazione o una valvola di scarico per la tensione emotiva; riuscire a superare la tendenza a mangiare, spinti dall'emotività, è il passo più importante da compiere ed un importante traguardo sarebbe l' eliminazione dell'alimentarsi o mangiare per frustrazione, rabbia, ansia, noia, colpa e altro.
 
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3 replies since 14/3/2012, 20:23   394 views
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