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Sibutramina, un farmaco sicuro ?

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view post Posted on 27/9/2006, 01:16     +1   -1
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Martedì 26 Settembre 2006 - La Sibutramina ( Meridia/Reductil ) è un farmaco anti-obesità, che trova indicazione nei pazienti con indice di peso corporeo ( BMI ) di almeno 30.
I soggetti, che hanno altri fattori di rischio, come ipertensione o diabete, possono essere trattati con il farmaco anche con BMI di 27.

La Sibutramina funziona principalmente inibendo il reuptake ( il riassorbimento ) dei neurotrasmettitori, come la norepinefrina ( detta anche noradrenalina ) e la serotonina.

I più comuni effetti indesiderati della Sibutramina sono: secchezza delle fauci, cefalea, costipazione ed insonnia. Il farmaco può anche aumentare la pressione sanguigna.

L'FDA, l'Agenzia di Controllo sui Farmaci USA, raccomanda di non somministrare la Sibutramina ai pazienti con ipertensione.

Deve essere attentamente valutato l'impiego conntemporaneo della Sibutramina con i farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale, specialmente i farmaci serotoninergici ( Fluoxetina, Paroxetina, Sertralina).
Con questi farmaci sono stati riportati anche reazioni fatali , a causa dell'insorgenza della sindrome della serotonina.

Inoltre la Sibutramina, per il fatto che inibisce il reuptake della serotonina, non deve essere somministrata contemporaneamente agli inibitori della MAO ( monoaminoossidasi ). Prima di somministrare la Sibutramina è necessario sospendere la somministrazione degli inibitori MAO ed attendere almeno due settimane ( periodo di wash-out ).

La Sibutramina assunta contemporaneamente a farmaci anti-emicranici ( come Sumatriptan ) può produrre la sindrome della serotonina. Lo stesso discorso è esteso anche a certi oppioidi ( Dextrometorfano, Meperidina, Pentazocina, Fentanil ), a Litio e Triptofano.

La sindrome della serotonina è caratterizzata da agitazione , debolezza, tremore, atassia, disartria, ipertermia, dilatazione pupillare, diaforesi, emesi e tachicardia. La sindrome della serotonina può anche avere esito fatale.

La Sibutramina non deve essere impiegata in modo concomitante a farmaci che aumentano la pressione sanguigna o che aumentano la frequenza cardiaca.

Non è consigliabile usare la Sibutramina durante l'associazione con farmaci impiegati per il raffreddore o anti-allergici, contenenti Efedrina, Pseudoefedrina.

Poiché il citocromo P450 interviene nella metabolizzazione della Sibutramina, deve essere evitata la contemporanea somministrazione di Sibutramina e dei farmaci ( Ketoconazolo, Eritromicina) , che vengono metabolizzati dallo stesso sistema del Citocromo P450.


Rischio di ipertensione e tachicardia con la Sibutramina , un farmaco anti-obesità
I pazienti che assumono la Sibutramina dovrebbero tenere monitorata la propria pressione sanguigna e la frequenza cardiaca.

Nei primi 3 mesi di terapia, il controllo dovrebbe essere eseguito ogni 2 settimane, mentre tra il 4° ed il 6° mese ogni mese, e successivamente ogni 3 mesi.

Il trattamento con Sibutramina dovrebbe essere sospeso nei pazienti in cui si verifica un aumento della frequenza cardiaca a riposo superiore uguale a 10 bpm ( battiti per minuto ) o un aumento della pressione sistolica/diastolica superiore o uguale a 10 mmHg.

I pazienti dovrebbero avvisare urgentemente il proprio medico al presentarsi di dispnea progressiva, dolore toracico ed edema alle caviglie.

In Gran Bretagna sono pervenute all’Autorità di Farmacovigilanza 215 report per complessive 411 reazioni avverse, tra cui 95 gravi effetti indesiderati. Due persone sono decedute.
In Francia sono stati segnalati 99 eventi avversi, di cui 10 gravi , ma nessuna morte.
Tra il febbraio 1998 ed il settembre 2001 l’FDA ha ricevuto 397 report di eventi avversi, tra cui 143 casi di aritmie cardiache . Sono decedute 29 persone ( 19 per cause cardiache ).
Delle 19 morti per cause cardiache avvenute negli Usa, 10 hanno interessato persone di età inferiore ai 50 anni d’età. Tre donne avevano un’età inferiore ai 30 anni.
In Canada i report di reazioni avverse dopo assunzione della Sibutramina , ricevuti tra il dicembre 2000 ed il febbraio 2002 , sono stati 28. Non è stato segnalato nessun caso mortale.

La Sibutramina può produrre un aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna. Per questo motivo circa il 5% dei pazienti è costretto ad interrompere il trattamento.

La Sibutramina trova controindicazione nei pazienti con malattia coronarica , insufficienza cardiaca, aritmie o malattia cerebrovascolare. Il farmaco non deve essere somministrato nei pazienti che non hanno un adeguato controllo della pressione sanguigna ( 145 / 90 mmHg o valori maggiori ), nei pazienti con anoressia o bulimia e nei pazienti con glaucoma ad angolo stretto.
La Sibutramina non deve essere somministrata nei pazienti che già assumono gli inibitori delle monoamino-ossidasi ( MAO ) , gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina ( SSRI ) o farmaci anticefalgici ( triptani ).

La sicurezza della Sibutramina non è stata ancora bene accertata nei pazienti con disfunzione epatica e/o renale, e nei soggetti di età superiore ai 65 anni.

Nel suo editoriale pubblicato sul Canadian Medical Association Journal ( CMAJ 2002 ) Eric Wooltorton sottolinea che non sempre è facile individuare i pazienti a rischio di eventi avversi cardiovascolari da non trattare con Sibutramina. E questo spiegherebbe l’alta incidenza di effetti indesiderati gravi segnalati dopo impiego del farmaco.
Sicuramente l’assunzione di Sibutramina dovrebbe essere sospesa qualora si osservi un aumento della frequenza cardiaca di almeno 10 battiti/minuto o un aumento della pressione sistolica o diastolica superiore a 10 mmHg nel corso di due visite successive.


Petizione di Public Citizen all’FDA per il ritiro dal commercio della Sibutramina Public Citizen è un’organizzazione di consumatori statunitensi che raccoglie l’adesione di 125.000 persone.

Nel marzo 2002 Public Citizen aveva presentato una petizione contro il farmaco anti-obesità Meridia ( in Italia: Reductil ) a causa dell’elevato numero di eventi cardiovascolari associati al farmaco.
Nel report presentato all’FDA venivano citati 19 casi di morte per cause cardiovascolari avvenute tra il febbraio 1998 ed il settembre 2001.
Dieci di queste 19 morti cardiache erano avvenute in persone di età inferiore ai 50 anni.

Da allora si sono presentate altre 30 morti cardiovascolari in persone che stavano assumendo la Sibutramina.

In totale le morti segnalate all’FDA sono state 49. Ed il farmaco sospettato è la Sibutramina. Di queste morti , il 68% riguardava persone di età inferiore ai 50 anni.

Le morti erano dovute principalmente ad infarto miocardico o ad arresto cardiaco.

La Sibutramina aumenta la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca.

Nella sua petizione del 2003 Public Citizen ha fatto osservare che l’Endocrinologic and Metabolic Drugs Advisory Committe dell’FDA aveva espresso , già nel settembre 1996, un giudizio non positivo sul rapporto rischio/beneficio della Sibutramina.

Oltre alle 49 morti, secondo Public Citizen la Sibutramina avrebbe anche causato 124 gravi reazioni avverse cardiovascolari che hanno richiesto il ricovero in ospedale.

Inoltre , l’analisi del database AERS ( FDA Adverse Event Reports ) , dall’introduzione in commercio della Sibutramina negli Usa al marzo 2003 , ha prodotto 54 segnalazioni di complicanze da esposizione materna dove la Sibutramina rappresentava il farmaco maggiormente sospettato.
In 4 bambini sono stati riscontrati difetti cardiovascolari tra cui: valvola aortica bicuspide , cardiomegalia, cardiopatia congenita, ipoplasia ventricolare.

Studi tossicologici su animali avevano dimostrato che la Sibutramina poteva essere responsabile di malformazioni cardiache se assunta durante la gravidanza.

A sostegno della richiesta di ritiro dal commercio della Sibutramina, Public Citizen ha evidenziato che il rapporto rischio/beneficio della Sibutramina è sfavorevole.
Il farmaco infatti sarebbe gravato da pesanti complicanze cardiovascolari ed offrirebbe una scarsa efficacia terapeutica.
Infatti la perdita media di peso nelle persone che assumono il farmaco per 1 anno sarebbe di solo 6,5 pound ( 1 pound = 0,4536 Kg ).


La Sibutramina rimane in commercio negli Usa, ma l’FDA attende i risultati di uno studio sulla sicurezza cardiovascolare del farmaco
L’FDA ha respinto la petizione di Public Citizen di ritirare dal mercato la Sibutramina, ma desidera acquisire maggiori dati sulla sicurezza del farmaco.

Public Citizen aveva motivato il ritiro dal mercato della Sibutramina con la pericolosità del farmaco, che avrebbe causato alcune morti per problemi cardiaci in giovani soggetti.

L’FDA è a conoscenza degli effetti indesiderati a livello cardiovascolare della Sibutramina ed ha invitato Abbott Laboratories a non fare prescrivere il farmaco a pazienti cardiopatici.

Dal 1997 al 2003 l’FDA ha ricevuto 30 segnalazioni di persone decedute per cause cardiovascolari mentre stavano assumendo la Sibutramina e 224 rapporti di ictus non-fatali, infarto miocardico ed altri problemi cardiovascolari.

E’ in corso in Europa uno studio su 9000 soggetti obesi, a particolare rischio cardiovascolare. Metà di questi stanno assumendo Sibutramina, l’altra metà placebo.
Lo studio fornirà indicazioni sulla sicurezza del farmaco.


Fonte: Xagena

 
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