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Come ridurre il consumo di sale

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view post Posted on 5/8/2006, 10:12     +1   -1
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La maggior parte della razione di sale raccomandata è già presente negli alimenti che consumiamo.

La fonte principale sono i prodotti trasformati e i consumi fuori casa (54 per cento dell’assunzione totale quotidiana), in cui il sodio è presente sia sotto forma di cloruro di sodio, sia sotto forma di altri sali (glutammato, bicarbonato e così via). Seguono: il sale da cucina aggiunto nelle preparazioni casalinghe e a tavola (36 per cento dell’apporto totale giornaliero) e il sodio presente naturalmente negli alimenti (il 10 per cento dell’apporto totale giornaliero).

Non è così difficile diminuire la quantità di sale che si consuma giornalmente, soprattutto se ne effettuiamo la riduzione in modo graduale. Il nostro palato, infatti, si adatta con facilità e quindi si può altrettanto facilmente rieducare ad alimenti meno salati. L’utilizzo di spezie ed erbe aromatiche, succo di limone e aceto consente di sostituire il sale o almeno permette di utilizzarne una quantità decisamente minore, conferendo aromi particolari al cibo e migliorandone le qualità organolettiche.

Quali sono gli alimenti più ricchi di sodio?

Se consideriamo i prodotti trasformati, la fonte principale di sale nella nostra abituale alimentazione è costituita dal pane e dai prodotti da forno, quali crackers, grissini, fette biscottate, biscotti, cereali per la prima colazione, merendine, brioches.

In genere si tratta di alimenti che comunemente non vengono percepiti come possibili fonti di sale. In realtà l’apporto di sale dato da questi prodotti non è indifferente, se pensiamo che vengono consumati tutti i giorni e in quantità più elevate in confronto, ad esempio, ad altri tipi di alimenti quali insaccati e formaggi, che in assoluto contengono maggiori quantità di sale ma che sono consumati in quantità minori.

Sono molto ricchi di sodio anche alcuni condimenti utilizzati in sostituzione del sale o in aggiunta a questo (dado da brodo, salsa di soia, ketchup): il loro uso, quindi, dovrebbe essere moderato. I contributi in questo senso dati dalla frutta, dalle verdure e ortaggi e dalle bevande in genere (acqua, bibite, bevande alcoliche) sono invece minimi.


Quanto sale? Un confronto tra diete

Una buona indicazione sulle nostre abitudini alimentari è data da queste due diete. La prima ha un tenore corretto in sale, infatti comprende alimenti che portano ad assumere un quantitativo di sodio al di sotto del limite raccomandato (2.4 g), mentre la seconda è decisamente troppo ricca di questo elemento.

Chi si riconosce di più nella prima può stare tranquillo: già fa abbastanza per limitare la presenza di sale nella sua alimentazione. Chi invece si riconosce di più nella seconda deve valutare qualche piccolo cambiamento di rotta (per quanto riguarda i quantitativi, per ciascun alimento si sono considerate porzioni medie).

DIETA CORRETTA
Colazione: latte + 2-4 fette biscottate + un cucchiaio di marmellata + una spremuta Pranzo: spaghetti al pomodoro, basilico e olio d’oliva; emmenthal con zucchine; un panino; macedonia di frutta fresca; 2 bicchieri d’acqua Cena: bistecca e insalata; un arancio; una porzione di gelato alla crema; una lattina di birra scura; un bicchiere di acqua; un caffè.
SODIO 0,76 GRAMMI CORRISPONDENTE A 2 GRAMMI DI SALE

DIETA SCORRETTA (CON TENORE ELEVATO DI SODIO) Colazione: latte; cereali; succo di frutta; Pranzo: spaghetti all’amatriciana; prosciutto crudo con carciofini sott’olio e salsa tartara; un panino; una mela; un bicchiere di vino; 2 bicchieri d’acqua; un caffè Cena: ravioli di carne; pecorino e insalata mista; un’arancia; una fetta di crostata alla marmellata; una lattina di coca cola; un bicchiere d’acqua
SODIO ASSUNTO 4,4 GRAMMI CORRISPONDENTE A 11 GRAMMI DI SALE

Fonte: Altroconsumo



 
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