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Autunno: perdi peso e ti depuri con la dieta dissociata

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view post Posted on 1/10/2005, 14:05     +1   -1
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Con il termine "dieta dissociata” si intende la tendenza a separare gli alimenti in categorie, suddividendoli in base alla loro natura e composizione essenziale, in rapporto ai processi chimici fisiologici della digestione ed alla reazione dei liquidi organici.

Nel rispetto di questi criteri si determinano quindi le seguenti categorie: carboidrati (ovvero pane, pasta, riso, legumi, patate, ecc...); proteine (carne, pesce, uova, formaggi, ecc...) ed i cibi neutri quali verdure, oli e spezie. Ogni gruppo di alimenti non va consumato insieme nello stesso pasto, ma distribuito durante la giornata.

Oltre che per ritrovare la linea, questo regime alimentare è indicato anche per disintossicarsi e purificarsi. Tende infatti ad eliminare le sostanze tossiche dall'organismo e a risolvere gli stati di putrefazione e fermentazione intestinale.

La paternità di questo “menù salva linea” è attribuita al dott. William Howard Hay, ancora all’inizio del secolo. Lo scienziato americano, ammalatosi gravemente (affetto da una forma di nefropatia), trovò dei notevoli giovamenti curandosi con l’alimentazione. Era l’anno 1911. Hay prese in considerazione in modo semplice ed evidente le leggi chimiche della digestione, elaborando una nuova alimentazione. Il medico portò avanti la sua tesi puntando il dito su un consumo eccessivo di carne e di carboidrati raffinati (farinacei).

Gli studi di Hay sono alla base di quella che oggi viene appunto soprannominata "dieta Hay" o "food combining". Ma nulla di nuovo fu scoperto: se andiamo a ritroso nel tempo troviamo infatti che già nella cucina ebraica Kasher si vietava di consumare nello stesso pasto carne e latticini.
La dieta dissociata, in particolare, prevede l'assunzione di cibi naturali e integrali (prodotti animali ma soprattutto cereali e verdure) e il consumo di pasti "monopiatto", formati da un unico cibo di base, accompagnato da contorni di verdura cruda o cotta. Di questo menù fanno di conseguenza parte alimenti semplici e naturali, il più possibile lontani da manipolazioni, da consumare singolarmente, con cotture semplici e brevi, che lascino il prodotto integro.

Quindi poche ma chiare regole: non associare mai, in uno stesso pasto, un alimento appartenente al gruppo dei carboidrati con uno della classe proteine. Accorgimenti, questi, che evitano di affaticare l'apparato digestivo con pasti complessi e misti.

Le verdure, invece, che rappresentano i cibi neutri, possono essere consumate liberamente, associate sia al primo che al secondo gruppo. Si raccomanda di assumere proteine, amido e grassi in quantità limitata e di mangiare grano integrale evitando alimenti raffinati e processati, come cibi a base di farina bianca, zucchero e margarina. Altra raccomandazione: far intercorrere un intervallo di almeno quattro ore tra pasti di tipo differente.

Si dimagrisce in modo semplice, con un programma giornaliero completo, che permette di variare gli alimenti, favorisce una buona digestione e consente l'assimilazione ottimale dei cibi.

La dieta dissociata, se seguita con metodo, da un punto di vista nutrizionale è esaustiva: si tratta infatti, solo di una riorganizzazione di proteine, grassi e carboidrati. Non si và a toccare le quantità. Per questo chi segue questo regime dietetico non ha bisogno di particolari indicazioni e neppure di supporti integrativi.


Fonte:Miadieta.it

 
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