| «Se avessi vent’anni mi metterei a dieta, ma ormai…» Chi l’ha detto che un corpo magro e in forma debba essere prerogativa esclusiva della giovane età?
Prendersi cura del proprio organismo con un’alimentazione equilibrata significa prendersi cura della propria salute, e questo è un diritto e un dovere a 20 come a 50 anni.
Per perdere peso in modo costante e trarre i maggiori vantaggi da una dieta, però, l’età anagrafica è molto più importante di quanto si pensi: ciò che fa dimagrire a 20 anni non sempre fa lo stesso effetto a 40, e viceversa.
Le necessità nutrizionali del corpo, infatti, variano a seconda dell’età, e lo stesso vale per il modo in cui l’organismo utilizza l’energia fornita dagli alimenti.
Per questo, al momento di strutturare una dieta o un regime di dimagrimento, è importante tenere in considerazione la fascia di età a cui si appartiene.
Dai 20 ai 30 anni, per esempio, l’organismo è al massimo della sua attività, e di conseguenza richiede maggiori quantità di energia, che vengono smaltite grazie a un metabolismo veloce e dinamico.
La dieta può essere più abbondante e nutriente, e deve fornire un buon apporto giornaliero di proteine, specialmente quelle contenute in pesce e uova, di modo da garantire il giusto sostegno alla massa muscolare.
A colazione, quindi, non devono mai mancare latte, cereali o pane integrale e frutta, ma sarebbe bene, ogni tanto, prendere spunto dai popoli nordici e provare una variante più sostanziosa, a base di uovo sodo e prosciutto magro.
Dai 20 ai 30 anni, poi, è importante dare valore agli spuntini di metà giornata, importantissimi fare rifornimento di energia ma senza abbondare coi grassi. Perfetti frutta, yogurt e cereali, ma anche il tradizionale bicchiere di latte fresco, meglio se scremato.
A pranzo e a cena, invece, la dieta dai 20 ai 30 anni privilegia i secondi piatti ricchi di proteine, anche se non possono mancare i carboidrati: sì a pasta e riso 3 o 4 volte alla settimana, mentre il resto dei pasti può ruotare intorno a legumi, carni magre (limitate quella rossa), formaggi freschi e tanto, tanto pesce, conditi con insalate e verdure crude.
Superati i 30, però, le esigenze corporee cambiano, e la dieta si adegua: la quantità di proteine diminuisce in favore di un aumentato apporto di calcio e vitamine, importantissime per prevenire l’osteoporosi. Dai 30 ai 40 anni, quindi, frutta e verdura devono diventare una componente ancora più importante della dieta, e non devono mai mancare in ciascun pasto.
Anche il consumo di pesce e latticini è importante, e dovrebbe prevalere su quello di carne e uova, fin troppo energetici.
Con il passare degli anni, infatti, le necessità energetiche diminuiscono, il dispendio metabolico si abbassa, e l’organismo tende ad accumulare maggiori quantità di grassi: se non si presta attenzione all’alimentazione, si fa presto a prendere peso.
Per sfuggire a questo rischio, il solo metodo è muoversi. Lo sport, come si sa, è il primo alleato della dieta a tutte le età, ma ogni età ha le sue regole per fare sport. Da un lato, infatti, attività aerobiche come il nuoto, la corsa, il ciclismo o il ballo fanno bene a 20 anni come a 40, dall’altro è importante rispettare i propri ritmi senza sottoporsi a sforzi eccessivi.
Dai 30 ai 40 anni, insomma, si può continuare a praticare lo sport dei 20 anni, ma allungando i tempi e riducendo gli sforzi, ricordandosi di praticare sempre alcuni esercizi di stretching prima e dopo l’allenamento per salvaguardare le articolazioni.
Infine, per contrastare la naturale tendenza dei muscoli a rilassarsi, superati i 30 ricordate di mantenerli tonici con semplici esercizi di pesistica 2 volte alla settimana per 15 minuti; bastano due pesi leggeri da 1-2 Kg, oppure due semplici bottiglie d’acqua.
Fonte: Mayo Clinic, Riza Psicosomatica
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