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IL BENDAGGIO GASTRICO ( con video della tecnica dell'inserimento

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ornelladmin
view post Posted on 25/9/2005, 01:06 by: ornelladmin     +1   -1
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Posizionamento del bendaggio gastrico per via laparoscopica e calibraggio

Video del dottor Franco Ciampaglia

E’ un’ intervento restrittivo caratterizzato dal posizionamento di un anello di silicone attorno allo stomaco, nella sua parte superiore, in prossimita’ della giunzione esofago-gastrica. Alla chiusura dell'anello, lo stomaco assume la forma di una "clessidra asimmetrica", con una piccola tasca gastrica superiore ed il rimanente corpo gastrico collocato al di sotto del bendaggio.
Il funzionamento della procedura è quindi intuitivo : basta ingerire una piccola quantità di cibo, riempire completamente la "tasca gastrica" ed avvertire un senso di sazieta’ precoce .

Questo tipo di intervento chirurgico è indicato a tutti i pazienti che presentano le seguenti caratteristiche:
Indice di Massa Corporea (IMC) superiore a 40 o compreso tra 35 e 40 se in presenza di altre patologie associate che possano beneficiare del calo ponderale (ipertensione arteriosa, diabete, apnee durante il sonno, dolori articolari causati da un'artrosi documentata radiologicamente)
Precedente fallimento di tentativi di terapia dietetica o farmacologica durati almeno un anno
Capacità di comprendere la procedura e volontà di aderire alle regole comportamentali richieste
Assenza di dipendenza da alcol o droghe

Le principali caratteristiche dell’ intervento sono le seguenti:
• tecnicamente semplice (limitato al posizionamento di una protesi circolare di silicone attorno allo stomaco);
• Mini-invasivo ( tutte le protesi moderne sono prodotte per uso laparoscopico);
• Reversibile (la protesi puo’ essere rimossa ,qualora necessario,sempre per via laparoscopica,anche in caso di complicanze,senza alterare l’integrita’ anatomico-funzionale dell’ esofago-stomaco);
• Sicuro (caratterizzato da una bassa incidenza di complicanze);
• Regolabile ( il bendaggio è infatti dotato di una camera interna gonfiabile dall’ esterno.Gonfiando il bendaggio, si riduce il diametro interno,e si allunga il tempo di svuotamento della tasca gastrica, allungando nel tempo la sensazione di sazieta’

Gestione del paziente in fase pre-operatoria:
In presenza di un’ indicazione al trattamento chirurgico,il paziente viene sottoposto al seguente iter pre-operatorio:

1. Esami bio-umorali:
Emocromo, glicemia, colesterolo totale, HDL, trigliceridi, azotemia, creatininemia, uricemia, AST, ALT, fosfatasi alcalina, g-GT, bilirubinemia, tempo di protrombina, tempo parziale di trombina, fibrinogeno, protidemia totale e elettroforesi proteica, esame urine, sideremia, transferrinemia, elettroliti sierici, acido folico, Vitamina B12;
Curva da carico glicemico (OGTT), insulinemia, C-peptide;

2. Esami strumentali:
• Elettrocardiogramma;
• Radiografia del torace;
• Prove di funzionalità respiratoria;
• Esofago-gastro-duodenoscopia;
• Ecografia epato-spleno-pancreatica;
• Ecocardiogramma;

3. Valutazione del profilo di personalità:
• Colloquio psico-diagnostico.
• ricovero il giorno prima l’ operazione
Fase operatoria:
• intervento in anestesia generale della durata di circa 60 min.
• degenza: 2-3gg
Fase post-operatoria :
• Terapia del dolore
• Alimentazione: a 24 ore dall'intervento, dopo un controllo radiologico, verrà ripristinata un' alimentazione liquida che dovra' essere mantenuta per un mese.A partire dal secondo mese ,il paziente seguira' una dieta semi-liquida per passare poi, al terzo mese ,ad un'alimentazione piu’ completa

CONTROLLI:
a) dopo 7 giorni dall'intervento
b) con cadenza mensile o bimestrale nei periodi successivi
Alcuni consigli... dopo:
• A tavola non bisogna avere fretta: masticare bene, riappropriarsi dei sapori;
• Gustare il cibo, bere lentamente con parsimonia;
• Preferire i cibi solidi;
• Interrompere il pasto al comparire del senso di sazietà;
• Bere preferibilmente fuori pasto;
• Non alimentarsi al di fuori dei pasti principali;
• Evitare bevande energetiche e gassate, dolciumi;
• Graduale incremento della vita di relazione e dell'attività fisica;
• Presentarsi ai controlli periodici.



Il successo della procedura è legato ad alcune caratteristiche peculiari:

intervento tecnicamente semplice: limitato al posizionamento di una protesi circolare di silicone attorno allo stomaco;
mini-invasivo: tutte le protesi moderne sono prodotte per un esclusivo uso laparoscopico;
reversibile: la protesi può essere rimossa, qualora necessario, sempre per via laparoscopica, anche in caso di complicanze, senza alterare l'integrità anatomico-funzionale dell'esofago-stomaco;
sicuro: è caratterizzato da una bassa incidenza di complicanze;
regolabile: il bendaggio è infatti dotato di una camera interna gonfiabile dall'esterno. Gonfiando il bendaggio si riduce il diametro interno e si allunga il tempo di svuotamento della tasca gastrica (camera superiore), allungando nel tempo la sensazione di sazietà. E' come se si potesse regolare in una clessidra il passaggio della sabbia all'interno del restringimento.

Schemi di tecnica chirurgica
-Si eseguono le 5 piccole incisioni necessarie per l'introduzione degli strumenti. Il primo tempo della procedura è rappresentato dalla mobilizzazione del fondo gastrico (grande curva gastrica) mediante sezione del legamento freno-gastrico.
-Si calibra la tasca gastrica mediante il posizionamento all'interno dello stomaco di una sonda specifica munita di un palloncino che viene gonfiato con 15-20 ml. di aria. L'equatore del pallone, che distendendo lo stomaco nella sua parte superiore risulta ben visibile, rappresenta il punto d'inizio del tunnel retro-gastrico lungo la piccola curva. Il tunnel lungo la parete posteriore dello stomaco viene così eseguito mediante scollamento dei tessuti per mezzo di una pinza endoscopica
-Si introduce il bendaggio all'interno dell'addome e lo si afferra mediante la pinza, che ne permette il passaggio nel tunnel retro-gastrico.
-Si posiziona il bendaggio attorno allo stomaco nel punto prescelto.
-Si chiude il bendaggio attorno allo stomaco mediante l'uso di un apposito strumento.
-Il bendaggio gastrico viene fissato allo stomaco con 3 punti di sutura in modo da essere mantenuto nel tempo nella posizione prescelta.
-Come ultimo tempo si posiziona nel sottocute reservoir e lo si connette al bendaggio per le successive calibrazioni.

Il problema che più di frequente possono incontrare questi pazienti è il vomito che verrà evitato alimentandosi masticando lentamente e limitando il bere durante il pasto.
Principali Complicanze a distanza
Nel corso dei mesi e anni successivi all’intervento si possono verificare:
Dilatazione della tasca gastrica, con un meccanismo simile ma conseguenze diverse rispetto a quelle descritte per la gastroplastica. La dilatazione, infatti, può essere risolta con la semplice regolazione del bendaggio o, in rari casi, con un reintervento, attuabile per via laparoscopica, che prevede la sostituzione o il riposizionamento del bendaggio.
Scivolamento verso l’alto della parete gastrica attraverso il bendaggio. Anche lo scivolamento può essere risolto con la semplice regolazione del bendaggio o, in rari casi, con un reintervento, attuabile per via laparoscopica, che prevede la sostituzione o il riposizionamento del bendaggio
Progressiva erosione della parete dello stomaco da parte del bendaggio che può causare la sua penetrazione all’interno dello stomaco stesso. Questa complicanza, molto rara, richiede la rimozione del bendaggio, in taluni casi mediante gastroscopia, ma di regola mediante nuovo intervento chirurgico, quasi sempre laparoscopico.
Infezione del serbatoio posizionato sotto la pelle che può essere risolta con terapia medica conservativa o, in taluni casi, con la sostituzione o asportazione del serbatoio; trattasi di un intervente ovviamente molto poco invasivo in quanto non si agisce sul bendaggio posizionato attorno allo stomaco. Se l’infezione, invece, si è propagata sino al bendaggio o, come in rari casi può accadere, si origina dal bendaggio, può essere necessaria la rimozione del bendaggio, in taluni casi mediante gastroscopia, ma di regola mediante nuovo intervento chirurgico, quasi sempre laparoscopico.
Rottura del tubicino di connessione tra bendaggio e serbatoio che può richiedere un nuovo intervento, ovviamente molto poco invasivo in quanto non si agisce sul bendaggio posizionato attorno allo stomaco, ma su di una parte del sistema localizzata sotto pelle.

Si possono verificare episodi di reflusso alimentare che può provocare, in taluni casi, esofagite
Risultati sul peso corporeo.
Con questo intervento si ottiene mediamente una riduzione del 40-60% dell’eccesso di peso pre-operatorio, con uno stabile mantenimento del peso perso a lungo termine in pazienti che seguono un attento follow-up.
Mortalità
Il Bendaggio Gastrico Regolabile costituisce l’intervento chirurgico per obesità con la mortalità operatoria più bassa (0.05%-0.3% nelle varie casistiche); non sono registrati casi di mortalità a medio e lungo termine.

Edited by ornelladmin - 9/6/2017, 22:25
 
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