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| Gli italiani consumano troppo sale: in media dai 10 ai 14 grammi a testa al giorno. Ciò è molto più del necessario, e può favorire, particolarmente in persone predisposte, l'instaurarsi della ipertensione arteriosa. Per prevenire o ridurre questo rischio occorre usare meno sale. Nelle popolazioni che consumano meno di tre grammi di sale al giorno, l'ipertensione è una malattia rara.
Tutto il sale di cui abbiamo bisogno è già contenuto negli alimenti allo stato naturale. Certo, alcuni ne sono più ricchi di altri, ma nessuno raggiunge livelli preoccupanti.
Da dove proviene quindi l'eccesso di sale che ingeriamo? Le origini sono diverse:
* Nel corso delle trasformazioni che gli alimenti subiscono da parte dell'industria (per ragioni di conservazione,di gusto o tecnologiche) il contenuto di sale aumenta
* Al momento di cucinare, si aggiunge ai cibi una ulteriore buona dose di sale
* A tavola i commensali, a loro volta, aggiungono spesso sale ai piatti già cucinati
Tutto ciò perché siamo abituati a mangiare in modo decisamente saporito. Ed invece, eccetto che nei casi in cui si è esposti a prolungata e acuta sudorazione (sola condizione in cui un maggior consumo di sale può essere necessario), il sale va ridotto al minimo indispensabile ed il palato si abituerà facilmente ad apprezzare nuovamente il gusto naturale dei cibi. Ridurre il sale non fa male a nessuno, anzi può far bene a tutti.
COME COMPORTARSI
* Limitare, nella preparazione casalinga dei cibi, la quantità di sale aggiunto come condimento
* Limitare l'uso del sale in tavola arrivando addirittura ad escludere la saliera dalla mensa
* Contenere il consumo di quei prodotti confezionati (quali insaccati, cibi in scatola ecc.) nei quali il contenuto di sale è più elevato
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