Obesità & Dintorni Forum

Come leggere le etichette al supermercato

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 6/9/2005, 03:23     +1   -1
Avatar


Group:
Administrator
Posts:
30,855
Reputation:
+543
Location:
Riva del Garda (TN)

Status:


Coloranti, additivi, grassi “strani”, “mucca pazza”, cibi transgenici: in questi ultimi anni, sembra che fare la spesa non sia più così semplice.

Entrando al supermercato, sembra quasi di dover affrontare un percorso di guerra, cercando tra le insidie degli scaffali i pochi alimenti ancora sani.

In realtà, non è il caso di esagerare con le precauzioni: basta solo un po’ di attenzione e di pazienza per riempire il carrello di ottimi prodotti, perfettamente in linea con le esigenze del gusto e della salute.

L’etichetta è uno strumento utile per accertarci della qualità di ciò che acquistiamo. Per legge devono essere riportate molte informazioni, tutte importanti:

1. la denominazione di vendita;

2. l’elenco degli ingredienti;

3. il quantitativo netto;

4. il termine minimo di consumazione; la data di scadenza;

5. le modalità di utilizzo e di conservazione;

6. il nome o la ragione sociale;

7. il luogo di origine o di provenienza;

8. il numero di lotto.



Ecco alcune regole fondamentali da tener presenti facendo un giro al supermercato.



Al banco dell’ortofrutta i possibili rischi possono riguardare:

· presenza di residui tossici di fitofarmaci: la legge fissa un limite massimo per la presenza di ogni sostanza, ma non considera gli effetti che si hanno dalla somma di tutti i pesticidi presenti;

· eccessivo contenuto di nitrati: i nitrati non sono tossici, ma nell’organismo si possono trasformare in nitriti che, a loro volta, possono originare sostanze cancerogene;

· presenza di micotossine, sostanze tossiche prodotte da muffe;



Ecco come superarli:

· controllate con cura lo stato di conservazione dei vegetali e scartate quelli anche minimamente ammaccati o ammuffiti;

· date la preferenza ai prodotti nazionali;

· comperate frutta e ortaggi di stagione; volendo consumare prodotti fuori stagione, preferite quelli surgelati a quelli freschi;

· alternate verdura e frutta di tutti i colori: i vegetali di colore giallo e arancio o verde intenso sono i più ricchi di vitamina A, mentre tutti i tipi di cavoli e frutti rossi più vitamina C.



Per pasta, riso e pane i possibili rischi possono riguardare:

· presenza di residui di pesticidi;

· bassa qualità dei prodotti, che si riflette in un minore valore nutritivo, per esempio, una pasta o un riso scadenti trattengono male l’amido, che in parte si perde nell’acqua di cottura;

· utilizzo di additivi;

· cattivo stato di conservazione, con conseguente rischio igienico.



Verificate la qualità della pasta controllando che abbia questi requisiti:

· assenza di briciole nella confezione;

· superficie uniforme, senza crepe;

· assenza di punti neri(impurezze) e di punti bianchi;

Verificate la qualità del riso controllando che non presenti troppi grani difettosi:

· striature longitudinali rossastre;

· grani spuntati o rotti;

· grani con aspetto opaco e farinoso;

· preferite il riso parboiled: sottoposto a uno speciale trattamento al vapore, è più resistente alla cottura e ha valore nutritivo più elevato;





Per latte, yogurt e formaggio, i possibili rischi possono riguardare:

· cattivo stato di conservazione;

· presenza di additivi; allo yogurt possono essere aggiunti dei conservanti: non sono nocivi, ma perché mangiarli se si può evitare?



Ecco come superarli:

· verificate che latte, yogurt e formaggio siano conservati in banco refrigerato;

· controllate le date di scadenza;

· il “latte freso pastorizzato di alta qualità” presenta caratteristiche nutritive superiori, per legge;

· nella scelta dei formaggi, tenete presente che quelli marchiati DOP sono i più garantiti;

· controllate che i formaggi non presentino difetti evidenti: colorazioni anomale, rigonfiamenti della forma, spaccature nella crosta, eccessivo rammollimento.

· Nel settore dei latticini si trovano diversi prodotti “probiotici” che rispetto agli equivalenti tradizionali contengono in più dei batteri utili all’organismo, il loro consumo comporta una serie di vantaggi utili alla salute:



Per la carne i possibili rischi possono riguardare:

· presenza di antibiotici, che entrando nella nostra alimentazione producono diversi effetti negativi, come favorire lo sviluppo di batteri resistenti agli antibiotici stessi;

· residui tossici provenienti dai mangimi, la diossina e i “prioni”, responsabili della mucca pazza, sono stati veicolati nelle carni dai mangimi;

· presenza di ormoni, in Italia il loro uso è vietato, ma, in alcuni paesi sono ancora usati per ottenere una crescita del bestiame maggiore e più veloce.



Ecco come superarli:

· preferite le carni di provenienza italiana;

· preferite tagli magri e scartate il grassi visibile: la maggior parte dei contaminanti tende ad accumularsi nelle parti grasse;

· alternate il consumo di diversi tipi di carne, bianche e rosse;

· per quanto riguarda i salumi, preferite prosciutto e bresaola agli insaccati che in genere sono molto più grassi;

· evitare il prosciutto cotto con i polifosfati;

· tra i prosciutti crudi, scegliete di preferenza quelli riconosciuti DOP. I crudi DOP italiani sono: Parma, S.Daniele, Veneto Iberico Euganeo, Toscano, Carpegna, Modena, Jambon de Bosses della Valle d’Aosta.



Per il pesce i possibili rischi possono riguardare:

· presenza di microrganismi nocivi, dovuta in genere a scarsa freschezza: il pesce e i prodotti ittici sono tra gli alimenti che si alterano più in fretta;

· presenza di inquinanti chimici nelle carni: per esempio un eccesso di mercurio potrebbe essere molto nocivo.



Ecco come superarli:

· diffidate dei pesci venduti già puliti o mutilati della teste e delle pinne: spesso lo so fa per riciclare pesce in cattive condizioni;

· se avete motivo di dubitare del pesce fresco ricorrete tranquillamente al surgelato;

· valutate bene la freschezza di cozze e vongole: per legge devono essere vendute vive, accompagnate da un certificato di origine con indicato lo stabilimento di depurazione o di raccolta, la specie del mollusco, la data di raccolta e di confezionamento;

· anche aragoste, astici e granchi devono essere venduti vivi, non acquistate mai aragoste o astici senza testa;

· la carne dei crostacei è generalmente di un bel colore bianco candido, nei prodotti avariati si evidenzia una macchia scura a livello del tronco, dovuta alla rapida alterazione dell’apparato intestinale.



Per le uova i possibili rischi sono:

· presenza di germi nocivi, dovuta a mancanza di freschezza;

· presenza di sostanze nocive provenienti dai mangimi.





Ecco come superarli:

· controllate sempre la data di scadenza;

· se disponibili, preferite le uova freschissime di categoria A “extra”;

· non comprate uova sfuse e, nel caso, controllate la freschezza, un uovo fresco deve avere alcune caratteristiche: la superficie del guscio deve essere opaca e non lucida e scuotendo l’uovo non si deve avvertire alcun movimento all’interno.





Per i grassi i possibili rischi possono riguardare:

· presenza di residui nocivi provenienti da antiparassitari negli oli o dai mangimi nei grassi animali;

· presenza di residui di solventi, negli oli ottenuti per estrazione con solventi;

· presenza di additivi e sostanze sospette che si formano nella lavorazione: acidi grassi di tipo trans.





Ecco come superarli:

· privilegiate l’olio extravergine di oliva, ottenuto per spremitura e senza alcun trattamento chimico di raffinazione;

· limitate il consumo di margarina.



Per i dolci i possibili rischi possono riguardare:

· composizione nutritiva sbilanciata con eccessivo apporto di calorie, zuccheri e grassi: brioche, merende a base di pan di Spagna, barre ricoperte di cioccolato possono avere caratteristiche nutritive molto diverse tra loro, non sempre ben bilanciate;

· presenza di additivi che sarebbe meglio non consumare: alcune merendine sono un vero concentrato di aromatizzanti, conservanti,emulsionanti.



Ecco come superarli:

· controllate sull’etichetta nutrizionale che la merendina non fornisca troppe calorie, un limite massimo è di 200 kcal ogni merendina;

· verificate la quantità dei grassi presenti: più bassa è meglio è, una merendina non dovrebbe contenere più di 9-10 grammi di grassi.



 
p_website  Top
0 replies since 6/9/2005, 03:23   118 views
  Share