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I gruppi alimentari: 6) L'acqua

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view post Posted on 3/9/2005, 21:10     +1   -1
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Ha formula chimica H2O perché la sua molecola è composta da un atomo di ossigeno e due di idrogeno.
L’acqua non fornisce energia (e quindi non fa ingrassare), ma serve a tante cose:
mantiene costante, attorno ai 37° C, la temperatura corporea;
scioglie i principi nutritivi e li trasporta in tutti i punti del corpo;
elimina le sostanze di rifiuto;
lubrifica le articolazioni e l’esofago;
partecipa da protagonista all’assimilazione del cibo;
porta nutrimento ed ossigeno alle cellule e rimuove i prodotti di scarto attraverso il sangue ed il sistema linfatico;
rappresenta il nostro naturale impianto di aria condizionata grazie alla sudorazione.
Senza l’acqua nessun processo chimico e fisico potrebbe svolgersi.
Per questo motivo occorre berne molta (almeno sei bei bicchieri tutti i giorni), meglio se lontano dai pasti e non gassata.

Bevi: qualche consiglio
1)A piccoli sorsi e lentamente. Non bere mai troppo velocemente, in particolar modo durante lo svolgimento di un’attività fisica.
2)Fredda? È meglio di no. Scegli sempre l’acqua a temperatura ambiente. Eviterai congestioni e la tua sete sarà più appagata. La bassa temperatura dell’acqua, infatti, provoca un rapido afflusso di sangue nei tessuti e in poco tempo avrai di nuovo sete.
3)Bevi a digiuno. Un bel bicchiere d’acqua la mattina, appena alzato, prima di colazione: l’acqua svolgerà al meglio la sua azione depurativa.

L’acqua è vita
Poche verità hanno valore universale: che la vita dipende dall’acqua è una di queste.
Essa è ovunque: sopra, sotto, ma soprattutto dentro di noi.
Le piante, gli animali e gli esseri umani non potrebbero farne a meno.
Per quanto ci riguarda, costituisce i 3/4 dei nostri muscoli e del nostro cervello.
Un corpo umano può contenere fino a 47 litri e, parafrasando un celebre motto, si può realmente affermare che noi siamo quello che beviamo.
Senza acqua non vi sarebbe la vita, neanche per i microbi, tanto è vero che, quando si cercano indizi di vita sugli altri pianeti, si cerca per prima cosa l’acqua.
I vegetali ne contengono tanta più quanto più sono maturi.
Un ananas o un pomodoro maturi sono praticamente saturi di acqua.
Il frutto contenente più acqua è comunque l’anguria che, quando è matura, ne contiene il 97%.
L'uomo ne contiene il 95%

Il fabbisogno idrico
L’acqua esercita una funzione fisiologica molto importante; l’integrità dei nostri tessuti è assicurata dall’equilibrio fra contenuto in lipidi, protidi, sali e contenuto in acqua che si stabilisce in ogni singola cellula dell’organismo.
L’acqua svolge anche una funzione lubrificante ad esempio, a livello dell’esofago facilita l’avanzamento del bolo alimentare.
L’acqua inoltre ha veri e propri compiti di alimento in quanto partecipa direttamente, con la sua molecola, a importanti sintesi (per esempio alla fotosintesi degli amidi); essa partecipa inoltre a non meno importanti demolizioni di grosse molecole organiche nei fenomeni della digestione.
L’assorbimento dell’acqua e naturalmente dei sali presenti avviene a livello dell’intestino tenue e crasso.
Il bisogno di acqua e sale sembra sia regolato da meccanismi innati; il nostro organismo richiede 1 g di acqua e 0,2 mg di sale per ciascuna caloria introdotta.
Oltre che con l’acqua bevuta, il fabbisogno idrico è assicurato dall’acqua contenuta negli alimenti e da quella prodotta nello stesso organismo nel corso delle reazioni metaboliche.
Gli alimenti ne contengono quantitativi variabili e si ritiene che circa il 70% in peso della massa alimentare sia costituita da acqua.
La quantità di acqua apportata giornalmente con gli alimenti è in media di 1 litro/ 1 litro e mezzo: tale quantità aumenta se prevalgono la frutta e i legumi verdi e si abbassa se l’alimentazione è a base di legumi secchi o cereali.
La quantità giornaliera di acqua introdotta direttamente come bevanda (comprendendo le minestre, il tè, il vino, le bibite) può essere considerata nella misura media di 1 litro. Complessivamente si può calcolare quindi che l’uomo, in una forma o nell’altra, assuma circa 3 litri d’acqua al giorno.
L’acqua viene eliminata attraverso varie vie: con il sudore, la respirazione, le feci, le urine; la quantità bevuta non deve mai scendere al di sotto di un certo livello per evitare un lavoro eccessivo al rene.
Se si è soggetti ad un’abbondante traspirazione (lavori manuali, calore eccessivo), il fabbisogno aumenta ed associato ad esso anche il bisogno di sali minerali.
Forse non tutti sanno che ogni giorno circa due litri e mezzo di acqua si disperdono tra respirazione, sudorazione e altre secrezioni.
Il fenomeno della sete sta appunto a indicare questa necessità.

Quale acqua bere?
Spesso siamo portati a pensare che l’acqua in bottiglia sia più sicura, più buona, più controllata di quella del rubinetto.
Leggendo con attenzione la normativa, e soffermandoci con attenzione sulle etichette di alcune marche, si può scoprire che non sempre questo è vero.
Se si confrontano i parametri che caratterizzano un’acqua minerale con quelli dell’acqua di rete, spesso si scopre che la qualità non è privilegio indiscusso delle acque minerali.
L’acqua del rubinetto va bene, purché rispetti i criteri di potabilità.
Per emettere un giudizio di potabilità o meno di un’acqua vengono eseguite le seguenti indagini:
1)studio delle condizioni della località e del terreno;
2)esame dei caratteri fisici ed organolettici;
3) analisi chimica qualitativa e quantitativa;
4)esame batteriologico (ricerca di alcuni microrganismi, come l’Escherichia coli, usati come indice d’inquinamento);
5)esame virologico;
6)esame biologico (eventuale presenza di animaletti).
Uno degli indici risultanti dall’analisi chimica dell’acqua è la sua durezza, determinata dalla quantità di sali di magnesio e di calcio presenti.
Con opportuni trattamenti è possibile eliminare questi sali.
Tale pratica è senz’altro valida per le acque destinate ad usi industriali, ma ha delle controindicazioni igienico sanitarie per il consumo umano.

Le acque minerali possono essere:
1)oligominerali, leggere e con un residuo fisso, cioè una quantità di sali minerali, non elevata (massimo 200 mg per litro), ma utile per favorire la diuresi;
2)minerali, con un contenuto maggiore di sali minerali.

Attenzione anche alle acque addizionate di anidride carbonica (acque gassate) che possono provocare gonfiore addominale. L'acqua da bere quotidianamente dovrebbe essere oligominerale, cioè con un basso tenore di residuo fisso. L'importante è quindi evitare le acque con una presenza rilevante di un solo componente e di alternare i diversi tipi. Per poter scegliere l'acqua più adatta alle nostre esigenze, è necessario imparare a leggere l'etichetta che, oltre a segnalare i principali elementi chimici, suggerisce i tempi di consumo. Non si tratta della scadenza vera e propria, ma indica il termine entro il quale si garantiscono le sue proprietà.
 
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