Ciao
non so se sono la persona adatta ad aiutarti, poichè io non mi sono mai rivolta a nessuno in particolare, però vedo in quello che hai scritto alcune cose che capitano/mi sono capitate anche a me.
Soffro di una leggera agorafobia, che non per forza vuol dire aver paura degli spazi aperti, ma in generale di tutti quegli spazi affollati dove non mi sento "al sicuro", il che può essere a un concerto o in una piazza grandissima (mi ricordo un capodanno in piazza Duomo con i miei genitori, c'era tantissima gente, rumori assordanti ho iniziato ad andare in panico e sono scoppiata a piangere in mezzo a tutti...che vergogna..).
Come te però mi sono accorta che è tutto dovuto alla mia mente, e questo mi ha aiutato a riconoscere questi "attacchi" evitandoli, oppure gestendoli e contenendoli. Ovviamente di queste cose non parlo a nessuno, tranne che ad il mio ragazzo (e per fortuna che c'è lui..quindi tienitelo stretto! Perchè forse è l'unico che può davvero capirti).
Dopo che praticamente questi "attacchi" (continuo a scriverlo tra virgolette perchè non so in che altro modo chiamarli) mi condizionavano ad ogni istante è come scattata una molla dentro di me, che mi ha portato a iniziare a vedere tutto, me compresa, nel modo più positivo possibile. Anche io ho pensieri bruttissimi e tragici su amici e parenti, lo reputo un modo di esprimere il mio volergli bene, e quindi scaccio i brutti pensieri e mi dico "E' SOLO FINZIONE", per fortuna loro ci sono, sono vicino a me e io gli voglio un gran bene. Lo stesso dico a me stessa.
Forse non è una vera soluzione, all'inizio può sembrare addirittura una costrizione, una cavolata dirselo quando ti arrivano questi pensieri negativi, ma con me piano piano ha funzionato. Ora infatti ho molti meno problemi da questo punto di vista.
Un'altra cosa: io mi sono accorta che facevo questi pensieri, o mi sentivo male quando mi sentivo sola, che non vuol dire solo fisicamente esser sola in casa, ma anche trovarsi in un posto pieno di persone che però non fanno parte alla fine della tua vita, o ne fanno parte marginalmente. Non so se anche per te sia così ma se lo è allora pensa a tutte quelle persone che ti stanno vicine, il tuo ragazzo in primis, la tua famiglia, e convinciti che tu non sei sola.
Infine: quando sei a letto e la tua mente vaga tra mille pensieri e inizia a focalizzarsi su quelli più tristi, fai un grosso respiro, immagina un luogo pacifico (io di solito mi immagino una bella spiaggia con un mare cristallino) e vedrai che ti calmerai e scaccerai i brutti pensieri.
Non penso che tu abbia bisogno di farmaci per questa cosa, ma solo di una forte propensione a cambiare e a migliorare i tuoi pensieri, e di conseguenza, te stessa e il tuo rapporto con tutto ciò che ti circonda. Se ti può interessare puoi cercare su internet qualche informazione sull'assertività, io l'ho studiata in psicologia e mi ha aiutato molto.
Ultimissima cosa (anche perchè ho scritto davvero troppo!): tu sei di Monza, io di Milano, se hai bisogno due risate al tavolino di un bar possiamo farcele!
Basta! Finito! Spero di esserti stata utile! ciauuuu