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| Da uno studio emerge che l'uso dei dolcificanti è legato ad una difficoltà di controllare l'assunzione delle calorie durante la giornata e, invece che aiutare a mantenere la linea, può condurre all'obesità. Gli autori dello studio, del Purdue University's Ingestive Behavior Research Center, hanno pubblicato la ricerca su 'Behavioral Neuroscience'. Il team, diretto da Susan Swithers, ha rilevato che rispetto ai ratti che mangiano yogurt addolcito con glucosio (uno zucchero semplice con 15 calorie per ogni cucchiaino da tè), quelli che lo mangiano con saccarina (zero calorie) finiscono per consumare più calorie nel corso della giornata, mettendo su più peso e massa grassa. Sostanzialmente a seguito dell'introduzione di dolcificante la capacità del corpo di regolare l'apporto calorice viene modificata perchè si interrompe la connessione tra sensazione di dolcezza e cibi ricchi di calorie. Questo effetto spiega in parte il motivo per cui da quando si fa uso di dolcificanti l'obesità sia cresciuta. "I dati indicano chiaramente che mangiare cibo addolcito con un dolcificante artificiale privo di calorie può portare a un maggior acquisto di peso corporeo e adiposità, rispetto a quello che accade consumando lo stesso alimento, abbinato però a uno zucchero più ricco di calorie", scrivono gli autori. Tutto ciò, secondo gli scienziati accade perchè quando ingeriamo un cibo dolce, questo invia un forte stimolo sensoriale che avverte l'organismo che si sta mangiando un cibo ricco di calorie. Se però il gusto del dolce non viene seguito da un carico calorico, l'apparato di regolazione va in confusione e si finisce per mangiare più del normale e consumare meno energia di quanto normalmente si farebbe. Secondo la direttrice della ricerca il discroso vale per tutti i dolcificanti, che danno dolcezza ai cibi, ma non calorie, e non solo per il saccarosio, che è stato usato nello studio.
Fonte: italiasalute.it
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