Ciao a tutti. Grazie per essermi state/i vicini, vicini. Per aver subito tutte le mie paranoie, tutti i miei silenzi e i miei capricci.
Inizio a scrivere la mia storia, la interromperò per poi ricominciare, perchè si è formato un ematoma (la mia solita fortuna! Mai sentito che sia successo a altri!) nel "buco" vicino al fianco destro dove hanno estratto lo stomaco: Borrelli ha detto che è come se mi avessero dato un pugno! Secondo me me lo hanno dato veramente approfittando che dormivo!!!!! Questo mi impedisce di stare tanto seduta: o a letto, o in piedi. Perciò scriverò finchè non sento dolore.
Il 5 marzo alle 6,40 do un bacio a Bruno e prendo il treno: destinazione Bergamo. Non voglio nessuno con me: autosufficiente, determinata, coraggiosa. Macchè dicoooo....me la facevo sotto e ci mancava solo il pannolone!!!!!
Arrivo alle 10 a Bergamo, vado in accettazione e faccio il ricovero. Salgo in reparto: sono in anticipo di due ore
. Dopo poco che mi sto sistemando arriva Maria, una signora di Torino con un marito stupendo, che sarà la mia compagna di sofferenza/degenza/automutuoaiuto. Quello che ho notato in quel reparto è la
"nostra grande solidarietà" . Fra compagni di camera e poi fra i degenti delle varie camere della chirurgia bariatrica si instaura piano, piano un legame: è molto, ma molto bello. C'è chi è più riservato (e a lui o lei comunque un sorriso e un "bongiorno" non viene lesinato) e chi è più loquace e estroverso e allora in corridoio quando ci si incontra si parla, si comunicano dolori e piccole vittorie. Perchè una delle regole ferree del reparto è: SU DAL LETTO E CAMMINARE!!!!
A mezzogiorno arriva un pranzetto : pastina e mousse di frutta!
Mentre io e Maria ci riposiamo a letto (dopo varie passeggiate in reparto) arriva a trovarmi una vera "bomba a orologeria": la mitica Tiziana. Direttamente dalla Sicilia, con la sorella Enza, per il suo controllo: una ragazza stupenda, piena di voglia di vivere. Il personale è arrivato per ben 4 volte a dirci di abbassare la voce, di calmarci....ma Tiziana è vulcanica
Mi viene a salutare anche Alessia (conosciuta su facebook) e .....Marianna bellissima che era a Bergamo per il controllo con la sua mamma.
Il pomeriggio trascorre e io sto aspettando la "peretta" che mi aveva prospettato Tiziana: Tizzyyyyyy....niente peretta
Mi dicono che l'intervento sarà il giorno dopo attorno alle 14. Telefono a Bruno e gli proibisco di venire prima delle 13, che deve pensare ai due cagnoni prima di partire. Anche perchè non voglio averlo davanti a me con le sue domande: come stai? sei nervosa? sei calma? perchè non parli? sei arrabbiata con me!! Ambè dopo tutte quelle domande, sì che sarei arrabbiata!
Cenetta intima con Maria al lume di candela:
brodino lungo con parmigiano e....basta! Fin troppo!
Dormo tutta la notte. Al mattino ci portano le calze antitrombo (in tutti i sensi), bellissima camicia da notte bianca con abbinata super sexy vestaglietta azzurra, da indossare per il bellissimo viaggetto in sala operatoria. Hanno cambiato il blocco operatorio e ci si arriva con il letto, cioè scarozzate comodamente. Per farci capire che non si scherza, se mai ne dubitevamo, ci piazzano vicino al letto pompa per terapia infusiva con correlato saccona piena di ogni bendidio: cioè sarà il nostro pranzo/cena/colazione e aperitivo per due giorni!
Ciao vado a distendermi un poco!