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| Diego Foschi, specialista in chirurgia dell'obesità e docente all'Università di Milano, è uno che crede molto nella tossina botulinica. Lo dimostrano i suoi numerosi studi che ne vedono l'applicazione anche nell'obesità. L'ultima ricerca è di quest'anno ed è stata pubblicata sull'International Journal of Obesity: lui e il suo gruppo volevano verificare se la somministrazione di botulino di tipo A fosse in grado di modificare la motilità gastrica dei soggetti obesi e ridurre l'ingestione di cibo. Sono stati quindi arruolati 24 pazienti con indice di massa corporea (BMI) superiore a 40 e divisi in due gruppi: il primo ha ricevuto una somministrazione di 200 UI di botulino per via endoscopica; il secondo ha invece avuto un placebo, una sostanza priva di effetti terapeutici. Ebbene, dopo 8 settimane i pazienti trattati con la tossina avevano perso in media 11 kg contro i 5,7 del gruppo di controllo, e il loro BMI era calato di 4 punti contro 2 di quelli non trattati. Il risultato quindi conferma che questo approccio mininvasivo è efficace per ridurre l'apporto di cibo e il peso complessivo. Cosa necessaria sia in generale nell'obesità ma richiesta ai candidati all'intervento di chirurgia bariatrica.
Fonte: repubblica.it
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