gold senior . - Group:
- Member
- Posts:
- 720
- Reputation:
- +20
- Status:
| |
| SCHEDA DI PRESENTAZIONE
- nome di battesimo, se vuoi : R.
-età : 49
- provenienza: Veneto
- peso e altezza per calcolo BMI: 124kg - 1,82m BMI 37
- a cosa stai pensando, dieta o intervento?: Intervento
- hai voglia di raccontare la tua storia?:
A 40 anni ho scoperto di avere la Sindrome di Klinefelter. Sempre stato in sovrappeso, ma dai 38 anni il metabolismo s'è ribellato. Con la scoperta della sindrome, è emersa anche la sindrome metabolica; inoltre, nel compensare la scarsa produzione di testosterone, sono esplose le apnee notturne con adozione di cpap. Da giovane avevo anche avuto una gastrite ulcerosa e ho conservato un'ernia iatale con sporadici episodi di reflusso. Dal 2009 al 2019 sono praticamente sempre a dieta (con qualche ovvio periodo di cedimento): ho perso due volte circa 20 kg; una volta 14,5 kg. Non ritengo di aver fame nervosa: cerco di seguire una dieta da 1500 cal, anche se nell'ultimo anno è difficile stare a 1650. Mangio per crampi di fame: se non avessi quelli, potrei anche digiunare. Durante il giorno in effetti vivo spesso con la fame; è di notte che non riesco a calmierarla, poiché coi crampi non riesco ad addormentarmi. Così il mio regime alimentare prevede una colazione da 150 cal, un pranzo da circa 500/600 cal un frutto a metà mattina e pomeriggio e poi il grosso concentrato a sera. Molta verdura, sia cotta che cruda, che non peso. Non mi abbuffo: 3 palline di gelato una volta al mese, no zucchero (neppure nel caffè), no alcolici, rarissimamente cioccolata. Ma ingrasso anche con l'aria: da sempre insulino resistente. Vero è che in tempi di covid mi pesa la solitudine e mi muovo di meno... Per quanto detesti la palestra e la piscina, non sono mai stato alieno ad attività sportive: d'estate pratico tennis, escursioni, cicloturismo; d'inverno escursioni e sci. Nel 2018 però ho avuto problemi di ernia lombare, cosa che mi ha impedito molte attività. Nel 2020 ho provato coi farmaci metabolici: liraglutide prima, dulaglutide poi. Purtroppo non reagisco a questa classe di ormoni sintetici. Ho perso 6 kg, ma sempre e solo per tenacia personale e non per i farmaci. Infatti appena ho smesso di patire la fame li ho ripresi. Per via della "Sacra Sindrome" sono piuttosto controllato: 2 controlli endocrinologici all'anno, con svariati esami. Così all'inizio del 2021 entro ufficialmente in osteopenia e, nonostante i farmaci metabolici e la metformina, raggiungo per la prima volta i valori minimi del diabete mellito di tipo 2; il mio endocrinologo mi dice: "non resta che la chirurgia bariatrica". Anche perché se negli ultimi anni oscillavo in continuazione (peso massimo di 121,5 kg nel 2009), nell'ultimo anno mi sono bloccato a 124 kg e non c'è verso di scendere. A questo livello iniziano i problemi di fiato: vado a fare escursioni in quota di una 15 ina di km, ma soffrendo tantissimo; mi cala la voglia di muovermi e mi sento sempre stanco. Ho anche paura a muovermi da solo: nel 2018 sono caduto su una lastra di ghiaccio rompendomi 5 costole. Mi piace la fotografia, ma se mi muovo con zaino in spalla la macchina fotografica mi pesa. Ho un conoscente con sindrome di klinefelter come me che l'anno scorso è stato operato di bypass gastrico. Lui partiva da 140 kg ed è più basso di me. Dopo un anno ha perso 49 kg ed è molto contento. Dice di non aver avuto effetti collaterali ed è molto ligio al regime dietetico. Però ne parla con quell'atteggiamento da "ex fumatore": se avanzo perplessità, mi dice sbrigativamente che io "ragiono da obeso". Francamente non ne sono convinto... Ragiono però da uno che è terrorizzato dall'idea di un'operazione chirurgica: ne subii una di 14 ore a 16 anni e credo che mi bastò, lasciandomi anche alcuni sgradevolissimi ricordi. Inoltre, avendo avuto molti problemi di denti (collegati alla Klinefelter), sono diventato sensibilissimo e pavido rispetto al dolore fisico. Ragiono anche da disoccupato che aveva intenzione investire in una formazione e di aprire una gelateria... ma poi mi chiedo: che senso avrebbe investire denaro in quella formazione, se in seguito a un'operazione andassi in dumping con quei 6/7 cucchiaini di gelato al giorno necessari magari a correggere qualche ricetta? Così la scelta di affrontare un percorso di chirurgia si lega anche alla situazione lavorativa (condizionata anche dal covid: in questo momento lavoro come free lance nell'editoria). Per paura di complicazioni, mi son persuaso che dovrei tendere a un mini bypass gastrico poiché è una tipologia nata con lo scopo di ridurre gli effetti collaterali del bypass. Però trovo molto difficile reperire info: i chirurghi sono iper specializzati e l'impressione è che orientino i pazienti verso il tipo di operazione che sanno fare meglio. A Padova ad esempio non pubblicizzano neppure il mini bypass, come se la tecnica non esistesse (anche se ho letto che poi la praticano). Vorrei trovare info su Montebelluna, perché ho letto che sono molto attenti all'evitare dolore ai pazienti (non usano sondini, ad esempio) e che sono comunque "centro di eccellenza" per la chirurgia bariatrica. Il problema rimane questo terrore che mi attanaglia. Mi propongo di affrontarlo col mio psicologo...
Edited by 17novembre - 20/4/2021, 17:01
|