Dott.ssa Rastelli Katia |
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| Qui bisogna agire su più livelli vista la complessità del periodo. Bisogna partire con il monitorare problemi con il sonno ed eventuali sintomi ansiosi o depressivi. Cercare di mantenere un clima in casa il più possibile sereno, cercando di decomprimere e di ritagliarsi spazi propri. Tecniche di respirazione, ginnastica o almeno movimento, sole sulla pelle appena possibile. Organizzazione: 1) uno dei consigli utili è quello di farsi uno schema settimanale di pranzi e cene. In questo modo non solo la spesa settimanale sarà più oculata (compro solo quello che uso, frutta e verdura, pasta carne e pesce) ma soprattutto ci eviterà di arrivare all’ultimo momento ricorrendo a cibo pronto, di scarsa qualità o su ordinazione. Perdere 15 minuti prima della compilazione della lista della spesa ci permette di creare delle buone abitudini 2) non è vero che poco calorico significa poco soddisfacente. Basta avere le ricette giuste. 3) mettere le mani in pasta serve a gestire l’ansia ma sfornare tutto il giorno non va bene, a meno che poi non si regali al vicino..)Cosi come cucino tiramisù e cibi calorici della tradizione posso anche prendermi il tempo per scoprire modi diversi di cucinare con integrale, spezie ecc (ma qui lascio alle colleghe dietiste/dietologhe) o ciambelle sane e buone per la colazione invece delle brioches confezionate. 3) riempirsi bene a pasto, con soddisfazione, evita che l’insoddisfazione si Faccia sentire tutto il giorno e porti a spiluccare robe veloci e caloriche. Quello è il risultato delle cose a metà...vorrei ma non posso ma poi lo faccio lo stesso. Puoi soddisfarti, però nel posto e momento giusto ( il pasto) 4) se voglio un dolce lo metto a pasto e scelgo la consistenza giusta. Meglio una fetta biscottata con un velo di nutella piuttosto che cioccolato puro. Se mastico il cervello registra, se si scioglie è come non averlo mangiato e ne vorrei altri... 5) se lo mangio me lo devo gustare, a lungo, lentamente, in rilassatezza. La testa deve essere concentrata su quello che metto in bocca, altrimenti non registra il pasto. 6) è fame nervosa e devo “tamponare” il problema? O inizio un buon lavoro per capire cosa alimenta il disturbo, altrimenti lo gestisco cucinandomi degli snack sani fatti in casa (torna l’importanza dell ‘educazione alimentare e delle ricette giuste) e limito l’impatto sul peso.
Mi viene in mente questo per cominciare. Anche la condivisione di gruppo positiva è fondamentale, magari qualcuno ha già scoperto dei trucchi che hanno funzionato e ha voglia di condividerli con gli altri. Forza! A presto! K
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