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| Sabina ti leggo e rileggo e mi ritrovo nei tuoi sentimenti. Come ho già scritto in altro post, ho mio nipote Domenico, 28 anni, che da un anno lavora vicino Pompei, fuori dalla Calabria, quindi. Sta facendo smart working a settimane alterne e la settimana che lavora da casa è solo 24 ore su 24 e quando facciamo la video chiamata di gruppo si percepisce che si fa di tutto per allontanare la tristezza. Viviamo i giorni degli abbracci spezzati. Prima ci preoccupavamo che i giovani stavano più dietro ad una tastiera che fuori, nel mondo. Be' quando finirà credo che apprezzeranno molto di più le relazioni dal vivo, loro, mentre, forse, noi adulti limiteremo le nostre manifestazioni di affetto, come pure hai scritto tu, solo per le persone care e non solo per paura che il virus circoli ancora ma perché ci si rende conto, proprio in questi momenti, che occorre selezionare per evitare ulteriori delusioni.
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