Cara Oversize, alla parola "forza" ormai ho una crisi di rigetto. Sono sempre stata "forte". Da 20 anni, da quando si sono ammalati e morti i miei parenti più stretti, sono sempre stata "forte". Mi sono sempre "data forza".
"Quanto sei forte!"
"Sei fortissima, ma come fai?"
"Io al tuo posto non avrei tutta questa forza"
Le cose che mi dicevano tutti più spesso.
Ora non ne posso anche più...
Non è che ho la pigrizia di non girare la chiave dell'auto per fare ripartire il motore, è proprio che non c'è più benzina. Usata tutta.
Per continuare la similitudine automoblistica, spingo a mano e credimi che nella situazione in cui sono, che è non "sentirsi" sola ma ESSERE sola, richiede una certa forza pure quello.
Quanto alla routine di appuntamenti... eh, diciamo che c'è già, anzi è bella piena, però sono appuntamenti stressanti, il lavoro mangia tutto il tempo e non è un lavoro d'ufficio in un ambiente carino e rilassato.
Anche le conoscenze ci sono, ma il punto è arrivare a convivere col non avere più una famiglia. Perché quello è un vuoto che nessun ricamo crochet e chiacchierino possono riempire....Sempre ad essercene il tempo, perché per ora devo scegliere fra passatempi e sopravvivenza e sono costretta a scegliere quest'ultima
Per chi una famiglia l'ha amata davvero, perderla non è facile, non è un lutto che si risolve in un paio di mesi. Beati quelli che le loro famiglie manco le considerano, quando le perderanno per sempre se ne fregheranno meglio e soffriranno meno, mi viene da dire. Anche se poi mi chiedo che vita sia un'aridità del genere.
Però per ora penso a quello che posso pensare, schiacciata dal dispiacere e dalle difficoltà quotidiane e rendendomi conto che sono più pesante come guai che come kg
navigo a vista e non colare a picco è già una vittoria :/