| È importante ricordarsi che i comportamenti valgono più di mille parole, così i bambini apprendono soprattutto da quello che vedono, e questo può certo valere sia al positivo che al negativo.Spesso infatti i pazienti che incontro si mostrano molto preoccupati dall'idea che i propri figli possano imparare da loro abitudini sbagliate e quindi appaiono molto concentrati sulle regole ( non mangiare questo o quello, stai attento perché ha troppi zuccheri ecc). Ricordo loro due cose molto importanti: 1) più ci si focalizza sul cibo più questo diventa uno strano oggetto di attenzione ( nel bene o nel male), mentre i bambini hanno molto altro cui pensare/dedicarsi, come del resto il genitore. insomma, attenzione a non parlare sempre di peso perché altrimenti comincerà seriamente a pensarci anche lui( lo dicono gli studi). Parola d'ordine poi flessibilità... Più vieto severamente una cosa più aumenta il desiderio. Un dolcetto ogni tanto va bene ( altrimenti poi fuori casa, dagli amici, esagerano), ma non sempre ( solo la merenda).Se li si abitua fin da bambini a fare colazione e merenda, oltre ai due pasti principali e si consumano abitualmente frutta e verdura gli stiamo già fornendo degli buoni anticorpi al sovrappeso. Alla domanda su come proteggerli dai cibi spazzatura tanto pubblicizzati, risponderei che per prima cosa non dobbiamo abusarne noi e poi dobbiamo confidare nelle abitudini familiari ( vecchie o nuove che siano), ma sono d'accordo che sia veramente dura. Per fortuna adesso comincia ad aiutarci lo Stato con la frutta all'intervallo nelle scuole per esempio. Lo stesso per l'attività fisica....vale molto di più vedere i genitori che escono la domenica in bicicletta o fanno un giretto in montagna (portando anche loro)o vanno a fare un giretto dopo cena (o quando riescono) piuttosto che mille "perché non ti stacchi dalla TV?". Questo non vale per l'adolescente, che è tutto un mondo a parte, e quasi sicuramente non lo farebbe mai!! 2) vale altrettanto, se non forse di più, mostrare ai propri figli che non si è perfetti, che a volte si fa fatica, a volte si sbaglia, che è però importante prendersi cura di se', non trascurarsi e, quando serve, chiedere aiuto per cambiare. E soprattutto che non mai troppo tardi per mettersi in discussione. In questo caso si insegna ai figli la flessibilità necessaria nella vita oltre alla possibilità di impegnarsi nel cambiamento quando le cose non vanno più bene ( segno di sanità mentale!)
Provo a rispondere a Sabina Più il bambino è piccolo più la sua comunicazione passa facilmente attraverso il corpo e lo stesso può succedere anche quando si trova ad affrontare cambiamenti importanti o fasi di crescita più impegnative (nascita fratelli, inserimenti a scuola, mamma che comincia a lavorare, separazioni ecc). Può comunicare malessere attraverso l'alimentazione( mangia tanto, rifiuta il cibo, lo sputa ecc), il sonno (dorme troppo, non dorme, incubi ecc), gli sfinteri (dissenteria, stitichezza, pipì addosso ecc), il corpo ( psoriasi, febbriciattole, mal di testa). Meno si comunica a parole più, di solito, parla il corpo al nostro posto, anche da adulti.Non entro nel merito ma credo che la sua osservazione sulla gelosia tra fratelli ( vista l'età) possa essere molto pertinente
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