Obesità & Dintorni Forum

Cosa ci riporta sempre verso il cibo

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trump61
view post Posted on 6/1/2016, 08:08     +1   -1




Buongiorno, dopo l'intervento di Sleeve ho perso una buona quantità di peso, alcune patologie sono scomparse, sono tornato a poter effettuare una soddisfacente attività fisica, non ho più rifiuto dello specchio, in poche parole mi sento molto più a mio agio con me stesso. Alcuni giorni fà ho avuto una reazione che mi ha spaventato un po', una tentazione continua nell' arco della giornata verso il cibo, é la stessa sensazione che mi ha riportato all' obesità dopo l' esperienza che anni fà ho avuto con il ricovero presso un centro contro i disturbi alimentari. Lo so che questo tipo di patologia non è cosa da poco anzi, proprio perchè sono coscente di questo quello che ho provato quel giorno mi spaventa e mi inquieta. Credevo che il risentirmi bene mi allontanasse dallo spauracchio del disturbo alimentare, invece questa sensazione mi fa suonare un campanello di allarme, ho la paura di non riuscire a gestire questa cosa visti i risultati passati. Sto cercando di capire cosa scateni questa cosa nel mio caso. Sto passando al lavoro un periodo stressante per rapporti personali con dei colleghi che non vanno molto bene, possibile che questo scateni la bestia che sonnecchie e che è pronta a risvegliarsi? il problema è molto più complicato? forse il vero mio problema è che non ho mai capito cosa mi porta a gratificarmi con il cibo, questo sentirmi bene è solo un modo per fuggire da qualche problema che sicuramente non riesco ad individuare, non ci sono riuscito anche se credevo di averlo fatto anche con l'aiuto di una psicologa, visto che ho creduto la ricaduta fosse dovuta in parte ad un incidente in moto chei ha scombussolato il mio moto di vivere per un po' di tempo. Allora mi chiedo ma c'è un motivo che porta ad avere un disturbo alimentare o semplicemente qualcuno non riesce a convivere con questa cosa?
 
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view post Posted on 6/1/2016, 19:18     +1   -1
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Molto difficile rispondere in poche righe ma ci provo. Ognuno di noi e' il risultato di un temperamento di base che si è " modellato" e adattato ad un ambiente ( famiglia, contesto socio culturale ecc) e che ha vissuto specifiche esperienze di vita. Ormai si ragiona secondo un modello bio psicosociale, del quale ognuno di noi e' uno specifico mix. Questo significa che per vari motivi ognuno di noi sviluppa delle modalità' più o meno funzionali per raggiungere e mantenere il proprio equilibrio ( con se stesso e con gli altri) e queste possono variare, alla luce anche di quanto abbiamo appreso in famiglia.
Spesso le persone che hanno un rapporto particolare con il cibo ( lo rifiutano, ne abusano oppure alternano perdite di controllo a restrizioni e rifiuto) hanno "imparato" a gestire le proprie emozioni ( spesso rabbia soffocata per vari specifici motivi) sedandole con il cibo. Le abbuffate sono soltanto un sintomo che ci avvisa della nostra difficoltà nel gestire spesso la distanza con l' altro ( perdo il controllo col cibo perché se lo dovessi perdere con lui/ lei farei una strage) fatta di tutto bianco/ tutto nero, restrizione/ perdita di controllo, idealizzazione/svalutazione. Un buon lavoro di terapia dovrebbe portare alla scomparsa del sintomo ma anche ad una maggiore consapevolezza rispetto a quando mettiamo in atto queste modalità ( e anche da chi le abbiamo imparate con tanta affettuosa accettazione!). Quando capisco come funziono o so perché lo faccio, sono anche in grado di mettermi in allarme per tempo e applicare il piano B più funzionale per limitare i danni ( mi conosco e mi accetto, cosa non affatto semplice e immediata). Lei probabilmente ha già individuato lo stress attuale nel rapporto con i colleghi, possiamo pensare che sia scattata una difficoltà antica ( guardi che chi più chi meno si troverebbe in ansia nella stessa situazione) che la potrebbe portare a gestire le emozioni soffocandole per non " soffocare" loro? Riesce a difendere con tranquillità il suo spazio e i suoi pensieri senza la paura di far male agli altri o di rovinare tutto? Però' attenzione anche a non tornare al pensiero tutto/niente... Qualche cedimento ci sta, lo accetto perché sono umano e fallibile ed è' il mio tallone d'Achille ( lo so)... Vorrà' dire che mi rimetterò subito in carreggiata, io direi grazie anche al pensiero che un gran passo per la cura di se' l'ha fatto quando ho scelto di andare sotto i ferri
Spero di essere riuscita a darle due dritte utili senza entrare troppo nel personale, nei limiti dello spazio e del contesto
 
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trump61
view post Posted on 13/1/2016, 07:42     +1   -1




La ringrazio per la sua risposta, spero che mi aiuti ogni volta avverto questa sensazione a tentare di superarla. Una cosa credo di averla capita purtroppo per me quando vivo un disaggio causato da problemi di rapporti non buoni con altre persone corro il rischio di ricadere nel mio problema alimentare, questo non mi rassicura dovrò lavorare con me stesso, e forse invece di reprimere una reazione dovrei affrontare anche a costo di infilarmi in una situazione non proprio ortodossa
 
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2 replies since 6/1/2016, 08:08   150 views
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