Ciao, ti rispondo d'impeto, senza pensarci, perché credo anzitutto che il tuo sfogo sia positivo, ma anche per bacchettarti amichevolmente, perché nonostante non ci accomuni il rapporto con i padri, il mio, a 82 anni, si farà 600km in giornata pur di esserci, non significa che tu debba lasciare che questo influisca su di te.
Purtroppo ci sono persone sensibili ed altre meno, persone che ci feriscono volutamente ed altre che lo fanno inconsapevoli..io non so quale tipologia si addica meglio a tuo papà, ma a volte, ci sono persone che amiamo, che vanno accettate come sono e se non ci sono di supporto facciamo in modo che non ci servano da zavorra.
Stai percorrendo un cammino, seguilo ed impara che le persone che ti sono accanto non possono e non devono distoglierti dalla tua meta, se riuscirai a capirlo ed a metterlo in pratica, niente, anche in futuro potrà atterrarti o sottometterti.
Per quello che riguarda tuo marito, hai mai provato a svegliarlo e a dirgli tesoro mi sento sola?..molto spesso siamo noi e parlo per me, che non consentiamo di entrare nel nostro mondo, dove siamo fragili e dove ci siamo convinte che tanto nessuno può capire.. Si, forse un marito che ci ha visto stare male per anni, che ci ha visto promettere di cambiare e poi non succedeva mai, che forse nemmeno ci crede più tanto potrebbe non accorgersi dello smarrimento, ma le parole sono quelle che salvano, in tanti modi, spiegare come ci si sente a chi ci conosce di più è un passo avanti è liberarsi da quel ruolo di mamma-moglie-donna perfetta che tutti si aspettano..
Non so se questo ti potrà servire, ma mi auguro che la prossima volta che ti capiterà di sentirti sola, tu dia la possibilità a chi hai vicino di starti accanto..
In bocca al lupo e tieni duro
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