| L’ortoressia, l'ossessione per il mangiare sano, fu descritta per la prima volta dal Dott. Steve Bratman nel 1997. In seguito all’allarme lanciato a luglio 2005 dalla organizzazione europea, European Food Information Council, questa malattia, assimilabile alle ben più note anoressia e bulimia in quanto anch’essa è un disturbo alimentare, è tornata a far parlare di sé, sta raggiungendo proporzioni preoccupanti.
Ma chi è l’ortoressico? Esistono determinati comportamenti che, qualora assidui e ripetuti, possono farci capire se una persona sta percorrendo quella strada.
* L’ortoressico è convinto che il proprio stato di salute dipende solo dalla qualità dell'alimentazione e in tal modo, crea per sé una serie di regole alimentari estremamente rigide che, se trasgredite, comportano un senso di colpa molto forte.
* L’ortoressico non va a cena fuori, ma se costretto allora si doterà di una sorta di "kit di sopravvivenza", alimenti di sua fiducia insomma.
* L’ortoressico trascorre molto tempo, fino alle tre ore al giorno, anche se non consecutive, a pensare al cibo, ovvero programma la giornata e le giornate seguenti in base all’alimentazione.
* L’ortoressico è fortemente severo con sé stesso soprattutto se non riesce ad alimentarsi correttamente
I danni
Come per l’anoressia anche questa patologia provoca perdita di peso e in generale mancanza di nutrimenti essenziali. A tutto questo deve aggiungersi l’incapacità di vivere una vita normale, ovvero l’incapacità di intrattenere rapporti interpersonali. Per definirsi un vero e proprio disturbo dietetico, l'ortoressia deve avere un impatto negativo sulla vita di un individuo. Per quanto riguarda la cura, essendo questa patologia assimilabile all’anoressia, è possibile rivolgersi presso i centri per la cura dei disturbi alimentari ma in realtà ancora non esiste una specifica terapia se non quella che si applica ai pazienti anoressici o bulimici.
Fonte: Intrage
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