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La dieta Atkins

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view post Posted on 30/11/2005, 10:19     +1   -1
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Atkins: è una dieta che ha fatto molto parlare di sé fin da quando venne resa pubblica, trent’anni or sono. Made in Usa (prende il nome dal cardiologo statunitense Atinks che l’ha ideata), è un regime alimentare innovativo poiché fa sì che l’organismo sia costretto a bruciare i grassi depositati. Come? Riducendo quasi totalmente il consumo di carboidrati e zuccheri; aumentando invece l’assunzione di proteine e grassi. Si tratta di una scelta nutritiva mirata: riducendo le quantità di carboidrati e zuccheri, che sono i primi ad essere metabolizzati, l’organismo non può far altro che bruciare i grassi: ne consegue una riduzione di peso corporeo e di massa grassa.

Un menù, quello Atkins, che esclude quindi pane, pasta, riso, pizza, cereali, legumi, frutta, latticini, dolci e bibite. Ammessi invece carne, pesce, uova, formaggi, yogurt, panna, burro ed insalata (quest’ultima 50 grammi a pasto).



Povera di carboidrati, anche ad alto indice glicemico come pasta e pane, carente inoltre di fibre e vitamine, la dieta Atkins viene a ragione considerata come “anti-mediterranea”.

Naturalmente è un’esperienza che va affrontata gradualmente e con un attento monitoraggio; un percorso alimentare che si compone di quattro fasi progressive, così da mantenere un buono stato di salute e sfoggiare una linea invidiabile (conservandola).

In un primo approccio della dieta Atkins si modifica il quantitativo di carboidrati, fino ad arrivare alla razione quotidiana di 20 grammi (contenuti soprattutto nelle insalate). I carboidrati non devono essere assunti nell’ultimo pasto della giornata, a cena quindi. Scordatevi poi gli zuccheri raffinati, alcool e dolci in genere.


Dopo aver registrato una prima, iniziale, perdita di peso, si prosegue la dieta aggiungendo carboidrati ricchi di fibre e nutrienti. Si apporta così un aumento alle quantità: 25 grammi al giorno la prima settimana, 30 grammi la seconda, continuando con queste proporzioni finchè non si arriva a dimagrire meno. Allora, invece che aggiungere, si tolgono 5 grammi ogni 7 giorni fino al momento in cui si raggiunge l’obiettivo peso imposto.

Arrivati a questo stadio l’importante è la fase del mantenimento. Innanzitutto si inseriscono nel menù 10 grammi a settimana di carboidrati; successivamente si variano gli alimenti a tavola, controllando comunque la quantità di carboidrati assunti.

Questa è una dieta che, date le sue caratteristiche, deve essere affrontata sotto stretto controllo medico e con le opportune integrazioni di vitamine, fibre e sali minerali, meglio se integrata con dell’attività fisica.

Il dottor Robert C. Atkins, padre dell’omonimo regime alimentare, ha sostenuto di aver aiutato a dimagrire ben il 98% di 10 mila individui sottoposti alla dieta (attualmente si stima che siano 44 i milioni di americani che seguono una dieta a basso tenore di carboidrati). Per quanto concerne i tempi per smaltire i chili in più, è un aspetto che riguarda i singoli soggetti e la situazione di partenza.


Fonte: Miadieta.it

 
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