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L'IPERTENSIONE ARTERIOSA

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view post Posted on 6/9/2005, 02:30     +1   -1
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Il cuore spinge il sangue all'interno del sistema arterioso durante la fase di contrazione del ventricolo sinistro: questa fase viene denominata SISTOLE. La pressione generata in questo momento, viene pertanto definita PRESSIONE ARTERIOSA SISTOLICA.
Durante la fase successiva il ventricolo sinistro si "rilassa" e si riempie di sangue: questa fase è chiamata DIASTOLE. Mancando la spinta del sangue che proviene dal ventricolo sinistro, la pressione arteriosa si riduce: questo valore viene definito PRESSIONE ARTERIOSA DIASTOLICA.

Per ipertensione arteriosa si intende una pressione sanguigna più alta del normale, che richiede cure mediche. Normalmente, le pulsazioni del cuore generano nel sangue una spinta, o pressione, sufficiente a farlo scorrere in tutta le rete dei vasi sanguigni; nell'ipertensione, invece, tale spinta è superiore alle normali esigenze dell'organismo.
L'ipertensione sottopone a uno sforzo il cuore, che deve faticare di più per spingere il sangue in circolo e, alla lunga, danneggia i piccoli vasi sanguigni dei reni e degli occhi. Inoltre, può instaurarsi un circolo vizioso per cui i reni, danneggiati dall'alta pressione liberano in maggior quantità una sostanza ipertensiva, la renina, che fa alzare ancora di più la pressione. É la cosiddetta "ipertensione maligna", che necessita di cure urgenti. É ormai scientificamente provato che mantenere bassa la pressione è un fattore indiscutibile di longevità: colpi apoplettici e trombosi delle coronarie, come del resto altre malattie del cuore, sono più frequenti negli individui con pressione alta.
Responsabili dell'aumento della pressione arteriosa possono essere alcuni disturbi dei reni, l'arteriosclerosi (indurimento delle arterie) e altre malattie o disfunzioni del sistema circolatorio, tumori delle ghiandole surrenali e malattie cerebrali, ma la causa specifica dell'ipertensione si scopre in un caso su dieci; negli altri casi, si parla di "ipertensione essenziale", o primaria, ed è come dire che non se ne possono determinare con esattezza le cause. In diversi casi di ipertensione essenziale, un fattore molto importante è costituito dall'ereditarietà, specie quando entrambi i genitori ne soffrono o ne soffrivano.
Nei casi in cui si conosce la causa, le cure sono rivolte a eliminarla o ad alleviare le conseguenze. Nell'ipertensione essenziale un fattore di predisposizione può essere l'eccessivo peso corporeo; talvolta, infatti, è possibile far scendere la pressione facendo perdere al paziente qualche chilo.
 
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