impiastrina762 |
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| Allora adesso vi racconto come è andata. Giovedì scorso nonostante ciò che mi aspettava mi sono alzata serena alle 6.00 dopo una note abbastanza tranquilla. Arrivata alle Gavazzeni, dopo l'accettazione, sono andata in reparto dove le infermiere erano abbastanza sorprese di vedermi alle 7.15 poichè non avevano stanze libere perciò mi hanno mandato nella stanza dei medici a cambiarmi:calze antitrombo, camice aperto sulla schiena modello sedere di fuori e un camice che faceva da vestaglia..... E' arrivata una infermiera carinissima che mi ha accompagnato in ascensore e nella pre-sala operatoria. Lì mi hanno fatto stradiare su quello che sarebbe stato poi il lettino operatorio e hanno cominciato la preparazione ( flebo, pressione...) mi sono sorpresa a trovarmi molto tranquilla data la situazione e l' unica cosa che ho chiesto è stato il nome del chirurgo. Le ragazze mi hanno risposto che sarebbe stato Marinari. a quel punto non potevo essere più calma di così e una manciata di minuti dopo ero già in sala operatoria.Lì una anestesista carinissima con gli occhiali bianchi mi ha spiegato quello che stava succedendo fino a quando ho sentito bruciare l'anestetico in vena e poi black-out... Del risveglio non ho ricordi, ma ricordo solo quando sono tornata in camera...e lì sono cominciati i dolori: crampi che da sotto lo sterno si propagavano fino alla schiena e ad ogni crampo seguiva un conato...il mio secondo nome è vomitilla. Devo dire però che con il passare delle ore i crampi sono diminuiti di intensità e di frequenza e la notte l' ho trascorsa abbastanza tranquilla (ho vomitato fino alle 22). La mattina stavo molto meglio solo che l' esame del transito ha rovinato tutto...l'abbiamo fatto in cinque, ma solo io sono stata male... vomitilla non si è fatta attendere. ho passato il resto della giornata nell'attesa del tanto sospirato thè promessiomi dalle infermiere dopo il transito e le cortesi cazziate delle stesse perchè invece che passeggiare nel corridoio me ne stavo a letto (era l' unico modo per non sentire la nausea). Quando finalmente è arrivato il thè, ogni cucchiaino era un crampo, ma anche questo problema si sta risolvendo di giorno in giorno. L' ultima notte in reparto è stato un incubo a causa di una nuova compagna di stanza su cui èmeglio sorvolare (non era bariatrica). Adesso sono a casa e ogni giorno va meglio, solo cominciano a tirare e a prudere i punti. Il bere va un pochino meglio. Non sento fame, ma solo sete e provo una tremenda invidia nel vedere i miei figli che si scolano bicchieri colmi di acqua in un sorso. Sono fiducuiosa: ogni giorno la bilancia segna un kg in meno... adesso mi sono ricordata del perchè ho fatto tutto questo.
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