Non ha alcun senso dire o pensare che io abbia detto di fare 3 cicli all'anno di flagyl e tutti i mesi il rifacol, o normix o bimixin. Tre cicli all'anno sono il massimo possibile di flagyl in chi abbia problemi seri di dismicrobismo intestinale (soprattutto foruncolosi grave o artrite da bypass vera, con articolazioni rosse, dolenti etc etc), ma non tutti gli anni, per un anno poi va comunque mollato per un po'. Non bisogna dimenticare che il flagyl è un antibiotico vero, che si assorbe e che va in circolo, e quindi stabilisce anche resistenze contro l'antibiotico stesso: se poi ce n'è bisogno per malattie più gravi (ad esempio una perforazione gastrica o intestinale) e c'è resistenza, che si fa? Le malattie che se non uccideranno noi uccideranno i nostri discendenti saranno di nuovo le malattie infettive, come 200 anni fa....a meno che l'industria farmaceutica non decida di investire sul serio in una cosa che per ora non si sa se sarà redditizia o no. Ma l'unica cosa sensata che possiamo fare, medici e non, è non usare antibiotici senza che ce ne sia bisogno. Altro discorso per rifacol, normix o bimixin. Questi sono disinfettanti intestinali, che non finiscono in circolo e hanno solo un'azione locale. Ora non è che vadano usati come caramellle, ma di certo sono meno pericoloso. In quelli che hanno tanta tanta aria e fastidi intestinali in genere ci può stare fare dei cicli così: una settimana di rifacol, una settimana niente, una settimana VSL 3, una settimana niente, e poi si ricomincia il ciclo con il rifacol. DI questi cicli di disinfezione intestinale se ne possono fare 3, 4 anche 6 consecutivi (quindi in 6 mesi) ma poi vanno lasciati perdere, anche perchè proseguendo nel tempo si finisce per fare perdere di efficacia anche ai disinfettanti intestinali (sempre per il solito problema, si selezionano dei ceppi di germi resistenti agli antibiotici anche se solo ad azione locale). Quindi concludendo: meglio non averne mai bisogno, e se proprio si deve, meglio usarne il giusto e comunque il meno possibile. Antibiotici come se fossero caramelle, mai.
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