Buongiorno a tutti, mi permetto di intervenire perchè ho casualmente letto quanto scritto in questa chat e ho sentito il dovere morale di intervenire per due motivi.
Prima di tutto vorrei fare sapere a tutto il Forum che il mio maestro e mentore, Prof Nicola Scopinaro, ci ha lasciato pochi giorni fa. Non chiedetemi dettagli perchè non ne fornirò alcuno, ma purtroppo il Prof non c'è più. Voi sapete (alcuni di voi sanno) che il mio rapporto con lui ha visto periodi diversi, siamo stati prima in un rapporto classico docente - discente, mi ha insegnato davvero tantissimo e mi ha lasciato libero di imparare molto velocemente quanto era possibile. Sono stati anni molto belli, diciamo dal 1987 al 1997, anni incredibili, per me fantastici. Poi è venuto il periodo delle maggiori responsabilità e della maggiore autonomia (sia per lui sia per me), diciamo dal 1997 al 2007. Lì ho avuto modo di crescere in modo diverso, mi sono messo alla prova su molte cose, ma questo ha portato prima a una vicinanza incredibile (soprattutto dal 2000 a circa il 2005) e poi ha portato a frizioni e incomprensioni: in pratica nel 2007 abbiamo rotto, ed infatti nel 2010 (finalmente) ho potuto e dovuto lasciare Genova. L'allontanamento ci ha in qualche modo riavvicinato, ma in un modo completamente diverso da prima. Per me resta comunque un maestro, ora dico una cosa brutta ma molto vera: si impara sia dagli esempi positivi (vorrei riuscire a fare quello che fa) ma anche dagli esempi negativi (non farò mai così). Scopinaro, uomo di luci ed ombre, è stato un genio, purtroppo sapeva di esserlo e questo a volte gli ha portato dei guai (e ha reso a me la vita a volte difficile). Resta comunque un personaggio incredibile, di chirurghi italiani sui libri di storia della chirurgia ce ne sono pochissimi, e lui è uno di questi. Vorrei incollare una mia foto con Scopinaro del 2012 (non stava già bene, ma molto meglio degli ultimi anni) ma non ci riesco.
<<<==cliccabile=== foto inserita da Ornelladmin Ora arrivo a voi con il secondo motivo per cui ho voluto scrivere. Silvia ha detto ad una paziente operata di bypass biliointestinale di avere subito un intervento molto simile, la Diversione biliopancreatica. Ecco questo no, davvero no, se fosse possibile Scopinaro si alzerebbe dalla tomba e verrebbe a rispondere a questo post. Entrambi sono interventi che nascono come malassorbitivi, ma tutto finisce lì. Il bypass biliontestinale, a leggere un lavoro scientifico di uno dei suoi più grossi esecutori americani (Dr. Cleator) funziona perchè procura una diarrea difficile da controllare, e questo porta le persone operate a mangiare poco per ridurre la diarrea. La diversione biliopancreatica non funziona così, le persone operate mangiano e mangiano anche tanto. Ma a parte questo, se uno oggi esegue un bypass biliointestinale negli Stati Uniti probabilmente viene fermato prima di entrare in sala operatoria, e se per caso questo non succede poi la licenza gli viene revocata; la diversione biliopancreatica, anche se ormai non la si esegue quasi più (io per primo), è uno dei 4 interventi riconosciuti come interventi validati dalla comunità internazionale. Il bypass biliointestinale è una modifica del bypass digiunoileale, intervento reso proibito negli USA per l'alta mortalità successiva a questo intervento (non mortalità chirurgica, mortalità negli anni postoperatori). La modifica è la anastomosi fra intestino e colecisti, anastomosi che nella maggior parte dei casi non viene mai controllata e che spesso si tappa a causa di calcoli nella colecisti....questo rende poi il bypass bilioointestinale uguale al bypass digiunoileale. Probabile che in Italia non ci siano stati tutti i guai che il bypass biliointestinale ha dato negli USA perchè i chirurghi italiani, spaventati dalle possibili conseguenze, lo hanno talmente modificato nelle lunghezze intestinali, da renderlo meno pericoloso e al tempo stesso poco efficace. Insomma i due interventi hanno qualche punto in comune, ma dire che sono "molto simili" .....no, questo non è vero.
Perchè la diversione è stata quasi abbandonata e io personalmente non la eseguo quasi più? Fondamentalmente i motivi sono due. Il primo è che gli effetti collaterali sull'intestino (più il cattivo odore che la diarrea, che tranne che nei primi mesi poi fondamentalmente scompare) sono alla lunga insopportabili nella maggior parte dei casi. Le modifiche subite dalla diversione a fine anni '80 e poi ancora a seguire negli anni '90 hanno quasi fatto sparire la malnutrizione proteica, vero spauracchio della BPD, perchè causa di mille problemi anche molto seri. La maggior parte dei reinterventi che oggi si fanno sulla BPD si fanno per il cattivo odore delle feci e raramente per la diarrea, per la malnutrizione proteica è davvero molto molto raro.
Ma il secondo motivo è proprio legato alle enormi difficoltà che si incontrano oggi a curare la malnutrizione proteica, che pure rara è sempre possibile. Fino al 1995 problemi a curare la malnutrizione praticamente zero, bastava avere la volontà di ricoverarsi a Genova e perdere lì circa un mese. Dopo il 1995 è diventato più difficile ricoverare, ma era ancora possibile; negli ultimi 10 anni è diventato praticamente impossibile. E curare una malnutrizione proteica in casa è possibile, ma molto più lungo nei tempi, in parte pericoloso, e meno efficace. Questo è il problema maggiore, perchè alla fine se anche solo un paziente su 10000 si ammalerà di malnutrizione proteica, quello è un paziente che si rischia di perdere (rischia cioè di morire) perchè ricoverarlo per malnutrizione proteica è quasi impossibile (oggi dove lavoro io è impossibile, al di là del COVID).
Concludo ancora con un ricordo e un abbraccio al mio grande Prof, come lui disse e ripetè per tanti anni, riprendendo Sinatra (il cantante) "I did it my way", cioè sbagliando o facendo giusto ha sempre (o quasi sempre) fatto come ha voluto. Ovvio non ha sempre fatto giusto, ma questo gli va riconosciuto, ha sempre pensato molto e una volta raggiunta una convinzione l'ha perseguita fino in fondo. Essere così (per fortuna?) non va di moda, ma richiede un grande carattere e un grande cervello (non vorrei venisse accostato per quanto ho detto a personaggi politici di cui recentemente si è parlato molto e che di cervello....non tanto). Io sono diverso, non sono un genio, ma lo ricorderò sempre e per quanto si possa essere stati non sempre d'accordo, con un affetto infinito. Ciao Prof!!!!!
Edited by ornelladmin - 16/11/2020, 21:04