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Ciao Irina, la psicologa ti farà qualche domanda per capire quanta convinzione e quanto impegno intendi metterci nel dopo intervento, e ti farà riempire un questionario di moltissime domande (i test psicodiagnostici), palloso ma necessario ed utile.
A quanti decidono di sottoporsi ad intervento di chirurgia bariatrica, viene richiesto, assieme ad altri accertamenti pre-operatori, una valutazione delle condizioni psichiche ed emotive come prescritto dalla totalità delle linee guida internazionali e nazionali (SICOB).
Gli strumenti con cui si realizza la valutazione psicologica per la chirurgia bariatrica sono il colloquio clinico e i test psicodiagnostici.
L’Obesità è una malattia determinata e mantenuta da fattori di natura diversa (metabolici, ormonali, psichici e sociali) presenti contemporaneamente, per questo si dice che è una patologia multifattoriale.
Gli aspetti psico-sociali svolgono un ruolo determinante, evidente nella letteratura scientifica e nella pratica clinica, sia in funzione del mantenimento della condizione patologica che dei tentativi di curarla.
E’ necessario, quindi, valutare se esistono stati psicopatologici veri e propri o specifiche attitudini psicologiche e comportamentali che rappresentano delle controindicazioni alla chirurgia bariatrica.
In questo caso, lo studio e la valutazione di determinate aree psicologiche può individuare eventuali elementi di rischio e fornire la base per la programmazione di trattamenti mirati pre-operatori e post-operatori volti a migliorare l’esito dell’intervento e la qualità della vita del paziente anche nel lungo termine. In questo contesto, la valutazione pre-operatoria si pone quindi non solo come momento diagnostico, ma come primo momento per la creazione di una relazione terapeutica duratura finalizzata alla “presa in carico” multidisciplinare a lungo termine del paziente bariatrico.
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