CITAZIONE (Peraspera @ 1/3/2023, 10:59)
EDIT:Il post è diventato chilometrico, scusate 😥
Ma va... Non hai mai visto i thread chilometrici...
Scrivi, scrivi, non ti preoccupare, qui ti si legge volentieri e ci aiuta a conoscerti meglio...
CITAZIONE
Seppure mi piacesse tantissimo mangiare e ne sentissi la voglia ogni giorno, riuscivo a controllarmi e ad aspettare il giorno libero in cui avrei potuto concedermi la pizza, il dolce, la pasta al forno, la Nutella, il McDonald o qualsiasi altra cosa desiderassi.
Questo finché circa un 15 anni fa un pre-workout con caffeina un po' troppo forte per me, non facendomi sentire alcuna stanchezza, mi fece azzardare troppo con un esercizio e da allora ho in dotazione un mal di schiena che mi accompagna fedele. Che è peggiorato dal peso, che è peggiorato dal lavoro sedentario, che unito allo stop forzato dall'attività fisica (almeno all'inizio) mi ha fatto perdere il controllo sulla mia disciplina. Quando sei abituato a mangiare e a bruciare con l'attività fisica e poi sei costretto a fermati sei sull'orlo di un abisso.
Ingrassai sempre di più e quando superai le tre cifre sulla bilancia volli riprendere le redini della mia salute e dopo più di 20 anni mi ripresentai dallo stesso dietologo che mi ha portato (insieme a palestra e piscina per 6 gg totali a settimana) a perdere 25 kg in 7 mesi (80 kg inizio 2020). Ed ero di nuovo nel circolo virtuoso.
Poi a marzo 2020 ennesimo incidente da sovrallenamento (due strappi a una gamba), poi lockdown, poi covid preso due volte, poi casini personali e familiari assortiti che mi atterravano ogni volta che cercavo di risollevare la testa e non sono riuscita a tenere la rotta e sono qui ora, in queste condizioni.
So benissimo quale è la forza di volontà necessaria per ottenere un risultato e so pure quanto facilmente questo possa scivolarci dalle mani. Per questo mal sopporto l'essere interpretata per categorie 😊
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Intendevo proprio il discorso degli alimenti proibiti in via definitiva, purtroppo so che non potrò mai mangiare quanto mentalmente vorrei perché altrimenti mangerei questo mondo e quell'altro 😅
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È aspetto che approfondirò nel colloquio con lo psicologo, ma a questo punto sto cominciando a pensare che forse posso darmi una chance di riprovarci con le mie forze. Se questa volta integro il supporto psicologico, oltre la dieta, può essere che abbia lo strumento per non soccombere la prossima volta che mi trovo sull'orlo dell'abisso (perché ricapiterà, dato che la vita ti pone sempre prima o poi degli ostacoli da superare).
Ancora non lo so.
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Per il momento ho impostato la mia mentalità sull'essere a dieta. 😅
Andando incontro alla primavera mi sarà più facile anche riprendere un po' di attività fisica (è già il secondo giorno che faccio una lunga e lenta passeggiata nel parco) e fisiologicamente le temperature più alte mi portano ad una diminuzione del senso di fame (quella di pancia, perché quella di testa è lì fissa da sempre).
Cara Mara, sarò duro e diretto. Spero che questo non mi farà finire nel tuo "libro nero", ma credo che sia un mio dovere, nel tentativo di aiutarti, esserlo.
Rileggi per favore, in sequenza, tutto quello che hai scritto e che io ti ho evidenziato in neretto qui sopra.
Ti rendi conto di quanto la tua mentalità sia ancora sulla lunghezza d'onda del "sacrificio", della "dieta", dell' "orlo del abisso" del "vorrei ma non posso", del "mi devo trattenere", del "forse ce la faccio da sola"?
Ce l'hai mai fatta, finora da sola? No! Per un periodo, forse, poi è subentrata sempre la SCUSA giusta per rimettersi a mangiare. L'infortunio, lo stress del lavoro, i dispiaceri della vita, il Covid, il lockdown, il lavoro sedentario...
Tutte queste cose ci saranno SEMPRE nella tua vita, anche in futuro, e se ricomincia mangiare per COMPENSARE, la sleeve non ti salverà!
No, amica mia, NON è questa la strada. Decisamente no!
La sleeve non fa miracoli: per un paio di anni ti aiuta a non avere fame, e tu dimagrisci senza dubbio. Ma dopo torna la fame, lo stomaco se ci butti dentro troppa roba si riallarga, e ricominci a prendere inesorabilmente peso.
SAI QUANTE STORIE COSI' ABBIAMO LETTO? CENTINAIA!
Ed ecco perché AXA era stato così duro e diretto con te. Perché l'aveva capito da subito che il tuo era l'ennesimo CLASSICO CASO, con gli atteggiamenti CLASSICI di chi poi si ritrova al punto di prima anche dopo la sleeve.
E allora ecco il mio consiglio: cerca di capire con la psicologa come staccare il tuo rapporto con il cibo dell'equazione "CIBO = FELICITA' ".
Tutti noi, incluso chi ti scrive, ha quel rapporto lì col cibo, poche storie. E' il nostro rifugio sicuro contro le difficoltà della vita che TUTTI dobbiamo fronteggiare. Quindi io ti parlo CON COGNIZIONE DI CAUSA.
E alla fine ho scelto un tipo di intervento diverso, più invasivo, che mi obbliga a tante attenzioni ed a tanti compromessi, ma che mi consente di mangiare in modo quasi libero, sia in quantità che in varietà.
Perchè ho realizzato di NON ESSERE CAPACE di uscire da quel loop "CIBO = FELICITA'".
E vuoi sapere la cosa più RIDICOLA? Che adesso che posso mangiare tutto quello che voglio e quanto ne voglio (tranne alcune cose), MI E' PASSATA LA VOGLIA DI MANGIARE...
Perché quello che mi portava verso il cibo era la TRASGRESSIONE, come a dire "LA VITA MI FA DEL MALE? E IO MI RIBELLO TRASGREDENDO!".
Ora che mangiare una busta di patatine fritte da 500 grammi, o 2 tubi di Pringles di fila, non è più una trasgressione per me, ecco che non mi interessa più farlo. Che cosa RIDICOLA eh?
E allora riflettici bene. Non devi entrare nella mentalità "DIETA". Devi entrare nella mentalità "IL CIBO NON SERVE PER ESSERE FELICE". E difficilissimo, ma in questo si che un percorso psicologico può darti una grande mano!
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Se avrete piacere vi aggiornerò ancora, grazie di cuore a tutti. 😊
La prendo sul personale se NON lo fai...
Un abbraccio.