Obesità & Dintorni Forum

Perché si parla spesso della relazione tra cibo ed emozioni?

« Older   Newer »
  Share  
Dott.ssa Rastelli Katia
view post Posted on 22/2/2018, 10:18 by: Dott.ssa Rastelli Katia     +4   +1   -1
Avatar

junior

Group:
Medico Specialista
Posts:
51
Reputation:
+11

Status:


Nel rapporto con il cibo entrano in gioco tantissimi fattori...biologici, personali, familiari e perfino culturali. Qualcuno avrà ancora un ricordo di un nonno o genitore anziano che raccoglieva una ad una le briciole del pane dalla tovaglia...discendiamo da persone che hanno vissuto in tempo di guerra e carestia e che, pur essendo passati attraverso il boom economico degli anni 60, si sono portati dentro le loro esperienze di privazione ( pulisci il piatto, mangia finché ce n’è, tanto cibo uguale tanta salute, tanto cibo significa anche buona condizione economica ecc)
Il cibo è socialità, relazione, condivisione, tradizione. Ci sono poi fattori familiari. Ci sono famiglie che hanno trasmesso regolarità nei pasti, famiglie nelle quali il cucinare ha assunto il significato di cura pratica (ti cucino il piatto preferito per dimostrarti il mio amore), famiglie nelle quali non si è mai cucinato per trascuratezza o perché non c’era tempo.
Ci sono inoltre fattori di personalità, in alcuni casi modalità specifiche di ricorrere al cibo per gestire situazioni emotivamente complesse che creano iperattivazione e che vanno allora controllate ( la fame emotiva)

L’essere umano è meravigliosamente complicato e, di conseguenza, lo è anche il suo specifico modo di mettersi in relazione con il mondo

A volte si ricorre al cibo per colmare un senso di vuoto o di solitudine, a volte ci si riempie la bocca per non esprimere la rabbia (aaaah se parlassi.....!), a volte lo si utilizza come tranquillante, a volte sentiamo che è l’unica cosa immediata che ci può far stare bene. Ognuno di noi, d’altra parte, ha sviluppato le proprie specifiche “strategie” per mantenere il proprio equilibrio ( qualcuno non stacca mai dal lavoro, qualcuno deve farsi gli aperitivi quasi tutte le sere, qualcuno fuma per gestire lo stress, qualcuno vive di conoscenze pur di non stare mai solo ecc) . Alcune strategie funzionano, e quindi fanno parte del nostro modo di essere, rendendoci unici. Se però queste strategie ci portano dei costi eccessivi ( problemi di salute o problemi con gli altri) significa che è necessario cambiare strada e....strategie.
Partiamo allora dalla base: le emozioni. A cosa servono? Le 6 emozioni base (felicità, tristezza, rabbia, disgusto, paura, sorpresa....nessuno ha visto Inside Out al cinema?), se ascoltate, ci dicono ognuna qualcosa. In base a quello che ci dicono posso allora capire se quella è la strada giusta oppure no, se c’ è da aggiustare il tiro o sistemare qualcosa nel rapporto con gli altri.
Non vanno soffocate ( tanto poi in qualche modo escono....spesso attraverso le somatizzazioni del corpo come mal di testa, problemi alla pelle, problemi di sonno, bruxismo ecc oppure attraverso i sintomi come attacchi di panico ecc)
Piuttosto vanno ascoltate e gestite perché sono l’unica bussola che ci può indicare la via corretta per stare bene.
 
Top
1 replies since 22/2/2018, 10:18   188 views
  Share