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I cambiamenti nell'immagine corporea

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Dott.ssa Rastelli Katia
view post Posted on 24/7/2017, 08:17 by: Dott.ssa Rastelli Katia     +2   +1   -1
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Andare incontro ad una consistente perdita di peso in poco tempo, come accade in conseguenza ad un intervento di chirurgia bariatrica, porta con se' numerose sollecitazioni rispetto alla propria immagine corporea. Si, ma che cos'è l'immagine corporea e che differenza c'è con lo schema corporeo?
Lo schema corporeo e' l'immagine che il nostro cervello ha del nostro corpo, per intendersi quello che spesso rimane invariato anche a seguito della perdita di un arto ( il famoso arto fantasma....cioè pur avendo perso un braccio abbiamo ancora l'idea di averlo) e la definizione e' a base neurologica.

Quando si parla invece di immagine corporea si fa riferimento alla immagine pensata del nostro corpo, che è' collegata alle emozioni che ci suscita ( positiva o negativa, di adeguatezza o meno, di vergogna, imbarazzo, piacevolezza o fastidio) e che si è costruita e sviluppata facendo esperienza nell'ambiente. L'immagine corporea, nella linea dello sviluppo, ossia in fase normale di crescita, si trova ad affrontare numerosi cambiamenti, come in adolescenza, gravidanza e anche menopausa ( e più in generale in vecchiaia) e questi possono essere vissuti come più o meno traumatici in base sia al carattere, alla famiglia, alle richieste della società ecc. In un mix, ricordiamoci, del tutto individuale.
Le situazioni sono quindi infinite e varie e il sovrappeso assume per ognuno un proprio specifico significato.
Quando si tratta di tornare ad un peso accessibile, quando scatta la molla del prendersi cura di se', per qualcuno il cambiamento nella propria immagine corporea significherà tornare ad una precedente, piacevole, condizione. Significherà sentirsi più leggeri, agili, capaci di fare.
Le fatiche saranno facilmente affrontabili perché l'obiettivo è chiaro e tutto "corre liscio", senza grossi nodi.
Per qualcuno, in sovrappeso da sempre, o con un rapporto da lungo tempo più conflittuale con se' stesso, non solo rispetto al peso, significherà ripartire da zero nella conoscenza di se', perché non c'è traccia di una vecchia immagine di se' cui attingere, e sarà più o meno lo stesso compito affrontato in età adolescenziale....specchiarsi, mettersi alla prova, misurare le reazioni degli altri, toccarsi, cominciare a pensarsi in un modo nuovo, fino alla costruzione di una nuova identità fisica (che ha talvolta corrispondenze con una nuova identità psichica a partire dal "non mi riconosco più"), saranno le azioni messe in campo. Messa in discussione di tutto e di tutti perché il vecchio non va più bene, serve un nuovo che tenga maggiormente in considerazione anche se' stessi.
Per qualcuno ancora invece, per il quale il sovrappeso aveva una "funzione equilibrante" e di copertura del trauma, il compito sarà più arduo e meriterà molta più attenzione e sarà necessario un buon lavoro di psicoterapia successivo, in grado di lavorare sul rapporto complesso mente/corpo, e volto ad accompagnare il paziente nella cura dei propri dolori più profondi.

Ricordiamoci comunque che la mente ha tempi di elaborazione lunghi rispetto al cambiamento, per cui è normale che nel post intervento la mente faccia fatica a riconoscere immediatamente la perdita di peso ( così rapida) e comincerà il suo lavoro registrando prima la grandezza degli abiti vecchi, le osservazioni degli altri sul cambiamento ecc....l'importante è darsi tempo e imparare anche ad automonitorarsi. La consapevolezza matura col tempo, ed ognuno ha il suo.
 
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9 replies since 24/7/2017, 08:17   253 views
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