Obesità & Dintorni Forum

Sono Eleonora, vi racconto la mia esperienza

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Eleonora Nido
view post Posted on 23/9/2014, 23:25     +1   -1




SCHEDA DI PRESENTAZIONE

- nome di battesimo: Eleonora

- età: 18

- data del compleanno: 24 luglio

- provenienza: Torino

- come ci hai trovati?: Per google

- peso di partenza: 98

- peso attuale: 96

- altezza: 165

- il percorso contro l'obesità E' cominciato due anni fa da una nutrizionista.

- chi ti aiuta nel tuo percorso? La mia famiglia, in particolare mia madre.

- racconta la tua storia: Finalmente ho il coraggio di parlarne.
Parto col dirvi che sono sempre stata in carne e un po' in sovrappeso, fin da bimba a volte ero presa di mira dai miei compagni, ma ho sempre avuto un carattere parecchio forte quindi non mi sono mai fatta prendere troppo da quello che dicevano. Ero riempita di frasi come "Non passi dalla porta!" o "Quanti bomboloni ti mangi al giorno?", ma appunto, me ne sono sempre fregata, anche perché i kili che avevo in più non erano troppi. Finché non cominciai le medie. Dai 12 anni in poi ho cominciato a crescere, a volermi sentire come le altre, una ragazzina "normale" fondamentalmente. Ma avevo sempre quei kili in più che mi bloccavano in ogni situazione. Quando mia madre, dopo essere stata licenziata da un posto di lavoro in cui lavorava part time, decise di aprire un'attività tutta sua, mi ritrovai a trascorrere le mie giornate da sola a casa. Per quanto stessi bene di salute e per quanto a volte mi piacesse stare sola, cominciai a cedere, senza accorgermene. Ormai mi piaceva stare a casa da sola, quindi ad ogni invito di 'uscita tra amiche' rispondevo con un secco rifiuto. Cominciavo a guardarmi allo specchio e a non piacermi, continuavo a ripetermi "tanto cosa esco a fare?", a chiudermi giorni e giorni in casa a mangiare e a "uccidermi" di cibo. Era diventata una vera e propria ossessione il cibo spazzatura. Passavo i pomeriggi a uscire di casa solo per comprarmi di nascosto schifezze di ogni genere e poi mi ritrovavo a nasconderle sotto il letto. Riempirmi la bocca di cioccolata era diventata la mia unica consolazione, perché mi facevo SCHIFO. Era l'unica cosa che mi confortasse.
Da 78 kg, presto arrivai a pesarne 98. Nel giro di un anno mi trasformai. Non parlavo a nessuno, non volevo uscire con nessuno, e il primo anno di liceo facevo fatica ad uscire di casa la mattina per prendere quel dannato pullman pieno di gente. Non riuscivo più a guardare negli occhi qualcuno, ero solo una grossa sconfitta piena di sensi di colpa che piangeva anche solo per dirti un "ciao".
Avevo tra le mani un MOSTRO che non ero più io.
Le mie giornate diventarono presto un inferno, non vedevo l'ora di tornare a casa e di chiudermi in cameretta, da sola, a pensare. Ogni tanto finivo per piangere, perché io non ero un'adolescente "comune", le mie amiche non erano così. Era diventato così difficile accettarmi che non mi guardavo mai allo specchio. Proprio non volevo vedere ciò che avevo "creato".

All'età di 7 anni soffrivo d'ansia, così i miei decisero di prendermi una cagnolina, a cui ero molto affezionata. Lei era tutto per me, l'unica che dopo tutti quegli anni mi accettasse ancora. Mi voleva bene, era felice quando tornavo a casa, e in qualsiasi caso sarebbe sempre stata al mio fianco. Nell'estate del 2012, a 98 kg, scattò una scintilla dentro la mia mente. Qualcosa che mi diceva che era ora di cambiare, di pensare a se stessi e di volersi bene. Era arrivato il momento di liberarsi di quella vocina nella testa che continuava a dirmi di mangiare. Dissi a mia madre di voler andare da una nutrizionista, e lei, dopo anni di diete mal riuscite, piena di felicità mi portò ad una visita. Ero felice e spaventata al tempo stesso. Davvero sarei riuscita a cambiare quella volta? Davvero mi sarei sentita apprezzata e mi sarei voluta bene?
Arrivata a casa e arrivata la dieta cominciai il mio percorso.
Il primo mese persi 5 kili, poi altri 4 e poi altri. Mi guardavo allo specchio e cominciai a vedere i risultati. Iniziai ad uscire di nuovo, a voler conoscere gente nuova, a sentirmi LIBERA dai quei kili di troppo. Ero meno ansiosa, meno insicura e meno triste. Quando quell'inverno conobbi un ragazzino. Ci parlammo per mesi e ci piacemmo subito. Io torinese e lui genovese. Ma la cosa si doveva provare! Eravamo presi, volevamo vederci e poterci parlare! Mi sentivo davvero apprezzata da lui anche se, gli tenetti nascosta una cosa che mi caratterizzava ancora molto: il mio peso. Gli dissi semplicemente di non illudersi, di non aspettarsi una modella, perché io ero ancora in sovrappeso di molto. Ma ci vedemmo comunque. Dopo una domenica passata insieme lui mi disse che non si aspettava che fossi "COSI'". Quelle parole arrivarono dritte al cuore, e ai polmoni. Per un attimo mi ricordai di chi fossi veramente. Ma chi volevo prendere in giro? Chi poteva accettarmi così? Avevamo aspettato tanto per vederci, finalmente non mi sentivo sola, e poi? Poi ritornavo ad essere quella che ero, un ammasso di carne, niente di più. Non contava più il mio carattere, la mia dolcezza e il mio modo di fare. Ero semplicemente di nuovo ME: una sedicenne con un corpo che non le apparteneva. Continuammo a scriverci di rado, perché lui si sentiva semplicemente e dannatamente confuso.
Nel gennaio del 2013, dopo un anno di malattia, la mia cagnolina morì sotto i miei occhi. E ora? Cosa ci facevo al mondo senza di lei? Cosa avrei fatto dopo? Non volevo più rientrare a casa, mi sentivo così vuota che non avevo più voglia di continuare a vivere.
Io e il ragazzino genovese non ci sentimmo più, e la mia situazione in famiglia non era granché. I miei decisero di separarsi.
Le mie giornate erano diventate grigie, non provavo più alcun sentimento, non riuscivo a piangere per la morte della mia cagnolina, per la separazione, per nulla. Mi svegliavo al mattino, sopravvivevo, e tornavo a dormire. E mangiavo. Di nuovo.

Tornai a riprendere tutti i kili che avevo perso, ben 17, ma io ne ripresi 21.
La mia vita cambiò. Cambiai casa, cambiai scuola, e dalla nutrizionista ci andavo di rado.
Persi quasi il ricordo della mia vita "precedente", come se gli anni passati appartenessero ad un'altra che non ero io. E di nuovo, cominciai a curarmi poco, a fregarmene di me stessa, anche se comunque non mi allontanai da nessuno. Quest'anno cominciai a lavorare da estetista, e anche in questo campo mi dissero che l'estetista deve dare l'esempio, e il fatto di essere grassi un po' lasciava a desiderare. Va bene, non pesai molto la cosa e mi godetti il mio primo lavoro. Cominciai a levarmi quasi del tutto la timidezza che mi aveva sempre bloccato in molte cose. Ero sempre cordiale con le clienti e le clienti lo erano con me, mi dissero che con la mia dolcezza riuscivo ad ottenere molto e mi ricredetti sul mio carattere. Qualcosa dentro di me sbocciò. Ma ero ancora intrappolata nel mio stesso corpo.
Un giorno una mia carissima amica mi disse che voleva parlarmi di una cosa. Venne a casa mia e mi rivelò di soffrire da anni di un disturbo: l'anginofobia. Anche lei aveva un disturbo alimentare, anche se inverso al mio. Anche lei passava gli stessi miei momenti. Decidemmo insieme di voler cambiare, perché a 18 anni dovremmo goderci la vita, non rovinarcela. Ci promettemmo che lei si sarebbe impegnata a mangiar di più, nonostante il disturbo, e io che avrei seguito di nuovo la dieta dalla nutrizionista.

Beh, sono quasi due settimane che la seguo rigorosamente. Vorrei non dovermi sempre vergognare di essere ME. E poi la conferma di potercela fare ce l'ho già, anche se mi spaventa dover affrontare di nuovo una lunga strada da sola. Perché per quanto le persone possano starmi vicino quella che può cambiare realmente le cose sono solo io.
A volte mi butto giù perché in questa lotta so di poter contare solo sulle mie forze, ma devo rompere la paura, devo andare oltre alla mia ansia e al mio disturbo! Ho voluto raccontarvi la mia esperienza perché molte volte non è sempre colpa del fisico in sè, ma può essere anche colpa della propria mente. Quando ti autoconvinci di essere sostanzialmente NULLA, lo diventi. Non si può controllare, o se si vuole è difficile. A volte non ti fa vedere bene la realtà delle cose, ma il primo passo è rendersi conto che c'è una causa a tutto questo e che esiste una soluzione.

Scusate il papiro, e grazie a chi leggerà fino all'ultimo.
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view post Posted on 24/9/2014, 07:27     +1   -1
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glob

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Ciao Eleonora e BENVENUTA in casa O&D.
Grazie per esserti raccontata così bene ... e brava per aver deciso di riprendere in mano la tua situazione che, come hai capito benissimo da sola, non è solo di peso ma dal peso dipende eccome!
Voglio darti un incoraggiamente segnalandoti la storia di Carolina-Incercadimè, anche lei molto giovane ma un po' meno di te, che oggi persa circa 80 kg ma che tre anni fa è partita da 175 ...
https://obesitdintorni.forumcommunity.net/?t=48835507
Forza Eleonora, ce la puoi fare senz'altro, adesso hai anche l'aiuto di un lavoro che ti piace, ti porta fuori di casa per diverse ore al giorno e ti costringe a confrontarti con le persone.
Abbiamo una sezione Diari alimentari, facci un passaggio se ti va ...


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diamantegrezzo
view post Posted on 24/9/2014, 08:50     +1   -1




Ciao Eleonora, grazie di aver condiviso con noi la tua storia, son contenta sei arrivata da noi si legge dolcezza e determinazione e conoscenza di se dalle tue parole. Per il ragazzino, bhe era proprio un ragazzino :welcome:
 
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view post Posted on 24/9/2014, 13:38     +1   -1
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ciao Eleonora ben arrivata tra noi.... la tua storia e un po la storia di ogni uno di noi.... pur troppo quando si e obesi ogni giorno si deve fare fronte a tante situazioni persone.... e nn e sempre facile.... ma come hai detto tu.....
CITAZIONE
il primo passo è rendersi conto che c'è una causa a tutto questo e che esiste una soluzione.

hai fatto il primo primo passo il piu importante quello che ti fa cambiare in bene.... ora come ti ha consigliato paola puoi se ti va aprire un diario e percorrere con noi la tua nuova strada!
ti auguro una ottima permanenza tra noi!
ecit: ti ho ridimensionato la foto per che era troppo pesante per il forum-
 
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3 replies since 23/9/2014, 23:25   284 views
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