maude1 |
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| UH, fammi ricordare, ero piccola: orecchini con pendente rotondo ed a clip
Mia zia aveva un abito optical a strisce bianche e nere con tasche applicate in modo da avere le strisce nere sul bianco e viceversa. Aveva una testina di capelli molto cotonati sulla sommitą, la frangetta sugli occhi e le punte rivolte all'insł. Calze rigorosamente bianche, leggermente trasparenti. Insomma un vero orrore per non parlare del trucco che era pesante,gli occhi con l'eyeliner molto spesso effetto optical anche per gli ombretti e mezzo chilo di ciglia finte. Rossetto molto chiaro. Tutto questo perchč ho trovato una minifoto dell'epoca in cui spicca la parente in tutta la sua giovinezza. Riusciva ad essere molto carina anche vestita da pagliaccio triste.
Quando farai una festa anni '70 ti sarņ decisamente pił utile
A proposito di orrori: sempre nel periodo anni '60, verso la fine, diciamo, ci fu la moda dei miniabiti di velluto nero con jabots al collo ed ai polsi, abbinati con le calze oro o argento, tutte ricamate. Le pettinature erano da urlo (adesso ci sarebbe varamente da ridere fino al rotolamento): solita cotonata sulla cima della testa, frangettina e poi, dulcis in fundo capelli tirati indietro sulle orecchie, fissati sull'alto della nuca con enormi fiocchi di velluto e fibbiette gioiello e boccoloni a sparpaglioni sulla schiena. Ma la cosa agghiacciante erano le scarpine ORO o ARGENTO o tutti e due insieme. Aaaaaaaaaaagggggggggggggggggggh
Ti descrivo una mia "mise" dell'epoca (festa di compleanno dei 14 anni)
Miniabito di velluto azzurro con jabots panna e oro (talmente belli che mia madre li tenne). Calze oro a ramages d'argento e scarpette con tacco a rocchetto argento e oro. pettinata con i famosi boccoletti sulla schiena. Fermaglio di velluto azzurro e pietrine dello stesso colore. Niente orecchini (per fortuna mi stanno malissmo). Trucco molto leggero perchč a mia madre non piacevano i mascheroni ma, comunque, il mio filo di eyeliner e il triplo ombretto azzurro sulla palpebra, blu sulla piega palpebrale ed argento sotto le sopraccicglia. due tocchi di rosa sulle guance e una passata di burro cacao sulle labbra (niente rossetti per me)
gli "jabots" erano cascae di pizzo che venivano messi alle maniche ed al colletto, di solito con punte molto lunghe. L'abito era tagliato in maniera da restare aderentissimo. Per cui, corto ed aderente mia madre mi aveva detto di non permettermi mai di alzare le braccia per evitare che l'abito arrivase ad altezza mutande. Per mia fortuna dall'America avevo ricevuto in regalo tre paia di queste famose calze ricamate a collant (fino agli anni 70 si usavano i reggicalze) per cui mi sentivo una fortunata e potevo muovermi con un po' pił di scioltezza. Ma sempre con le braccia basse.
Ragazze, ma che inizio adolescenziale delle balle, a pensarci bene!!!
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